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Aggiornato: 8 luglio 2025
Assiso con regale dignit
Sire! gridò il ministro, interponendo la sua tunica fra le daghe dei soldati e la punta del naso regale io vi ho pur detto che nel caso vostro non si presentavano che due soluzioni possibili: o tagliare... o incrociare. La regina e tutte le persone a voi più affezionate propendono all'incrociamento piuttosto che al taglio dunque... incrociamo!
A quelle parole che finalmente svelavano il pensiero del gesuita, un lampo di sdegno illuminò il volto della marchesa di Priamar. Si rizzò in piedi, con piglio di regale alterezza; ed egli del pari si alzò dalla scranna, ma calmo e sicuro, guardandola fissamente, come un giudice il reo.
Ma quel dominio assoluto e libero e puro, quella ignoranza altera di tutto ciò che non fosse semplice e casto come esse, le cresceva in una nobile fierezza, in una limitazione regale di idee e di affetti.
«Voi che volete seguire la strada regale» disse Franz von Rödrich, interrompendo l'amico con un segno della mano «ascoltate le quattro grandi verit
Almeno una volta in vita mia avrò potuto pronunziare una parola regale: «Poco mancò non mi toccasse aspettare!...»
La risposta valeva la botta; poichè l’arguzia contadinesca non scompariva dirimpetto al frizzo regale, ma scoppiettava sincera ed allegra fra un coro di risate, senza che ne scapitasse la riverenza dovuta al Sovrano. Il Re scordava la sovranit
Il re sorrideva; forse non mirava ad altro che a fargli sentire come fosse bene informato. Il migliore, e lì per lì anche l'unico partito da prendere, era quello di volgere la cosa in celia, accettando la lezione del regale maestro.
¹⁷¹ Digiuna, o monaca, fa’ penitenza; sconta il lusso che tu sei procurato facendo debiti! E poichè era risaputo che la Superiora delle Repentite non avea voluto partecipare al comune sperpero, ed alla dama della Regina avea fatto intendere che non avrebbe potuto procurarsi l’onore della regale visita, un ultimo verso della canzone esclamava: Viva la monaca d’ ’i Repentiti!
Tra li signori dottori leggisti, nelle loro dotte ed argute questioni, quasi sempre si è disputato: se la spesa del far ridurre l'oro e l'argento in danari dovesse spettare solamente a' principi ovvero alle repubbliche; e mai da alcuno di loro, ch'io sappia, non è stata posta in campo questa proposizione insieme colle altre, cioè se tale azione debba appartenere solo ai particolari e non ai principi né alle repubbliche, essendoché i principi e le repubbliche nel fare i danari non vi hanno da porre cosa alcuna del suo, eccetto che l'interporvi la regale autoritá.
Parola Del Giorno
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