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Aggiornato: 18 giugno 2025
Vuol festeggiar qui le sue nozze d'argento. Con chi? O Teresa, come sei maligna! La Marvesi vive in ottimo accordo con suo marito... un vero gentiluomo. Sta bene. Parliamo d'altro. Ma il dialogo languiva. Era evidente che il commendatore aveva qualche cosa da dire e che gli seccava la presenza d'un terzo. Di Reana, nonostante la promessa fatta prima alla Teresa, non dava segno di volersi muovere.
Di Reana, supponendo ch'ella esitasse pel timore d'incontrar gente, le ripetè: Non c'è nessuno.
Ha bisogno di me? chiese la Luisa che aveva seguito la sua padrona. No, chiamerò. Quella lettera doveva arrivare. Pur non confessandolo, la Teresa l'aspettava; non per mutare o raffermare la sua determinazione ch'era ormai incrollabile, ma perchè il silenzio di Guido di Reana, dopo i rapporti esistiti tra loro, le sarebbe parso tale un oltraggio da avvelenarle gli ultimi istanti.
Domani dalle dieci fino a mezzanotte son libero... Alle undici del mattino ti aspetto da me. Ella, imporporandosi il viso, lo guardò supplichevole. Ci tieni tanto? La fronte di Reana s'annuvolò. Non rammenti la parola che m'hai data? Sì, t'ho dato la parola di tornar da te prima che tu partissi. Dunque... Parto doman l'altro... Non è lo stesso il venir a casa mia?
Via, di Reana... Gliel'ho detto che le perdono... Crederò ch'ella mi ami... È assurdo, ma lo crederò... Deve crederlo insistè l'ufficiale. Amare è poco... l'adoro... Oh non tiri in ballo la sua et
S'era partito? Ne dubitate? Non è ufficiale del Cristoforo Colombo? Non deve seguire il suo bastimento?... Procuratevi i giornali, confrontate le date, e vedrete crollare il vostro castello di carte. Però di Reana poteva aver ottenuto il permesso di raggiungere la nave più tardi... Ed essere intanto a Milano con me?.... O perchè non sarebbe rimasto a Venezia?
O hai ricevuto una epistola del tuo Mentore, o gli hai scritto le diceva di Reana. E fremeva, pur non osando, dopo il rabbuffo avuto, insistere per conoscere il tenore di queste corrispondenze. Fu la Teresa stessa che un giorno, sorpresa da lui nel punto che stava per chiudere una lettera destinata al conte, la tirò fuori spontaneamente dalla busta e gliela diede fra le mani.
Dover lasciarti per tre anni! ripetè di Reana seguendo il corso dei suoi pensieri Essere in capo al mondo, e saperti qui circondata da gente che non risparmier
Rifece in fretta il cammino, andò effettivamente a casa sua, ove Gaetano, il fido marinaio, aveva finito allora di rimettere in ordine le stanze. La roba dell'ufficiale era stata portata a bordo sin dalla mattina; le stoviglie, il cristallame, le posate che avevano servito alla colazione erano state riconsegnate alla padrona con cui di Reana aveva liquidato anticipatamente i suoi conti.
Una foglia si staccò dalla rosa che la Teresa teneva sul petto e venne a posarsele sul dorso della mano. Ah! diss'ella tirando indietro la mano con un moto istintivo. Credevo fosse un insetto. E soffiò via il petalo disperso. Anche la mia rosa si sfoglia notò tristamente Guido. Chinando il capo ella mormorò: È così la vita. Tacquero entrambi. Di Reana ruppe primo il silenzio.
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