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Aggiornato: 18 luglio 2025
Un fiero proclama scritto di sua mano, inciso colla sua spada, aveva annunziato il suo arrivo alle popolazioni della regione, e non vi era umile terra dei dintorni che vi restasse insensibile.
Alla Giunta subentrarono allora i Capi-sezione dell'associazione romana, i quali ai 27 dello stesso settembre diressero un proclama al popolo romano, perchè si tenesse preparato all'insurrezione. Dal seno poi di questi Capi-sezione sorse il Comitato di Salute pubblica, nel quale al cominciare dell'azione si accentrarono tutti i poteri rivoluzionari.
Il Futurismo, ribellione della vita della intuizione e del sentimento, primavera fremente ed impetuosa, dichiara guerra inesorabile alla dottrina, all'individuo e all'opera che ripeta, prolunghi o esalti il passato a danno del futuro. Esso proclama la conquista della libert
L'Ojetti però non è giovane per nulla; non scettico nè sonnacchioso, ha anzi una fede profonda e la proclama ad alta voce: crede nell'arte cosmopolita. Come lo Zola disse della letteratura francese: Sar
Giulay conosciuta l'invasione garibaldina, in risposta a quello di Garibaldi, bandiva un suo proclama feroce, nel quale dopo avere annunziato il suo arrivo concludeva. «Do la mia parola che i luoghi, i quali facessero causa comune con la rivoluzione, verrebbero puniti col fuoco e con la spada». E non dovevano essere parole soltanto.
Nel pomeriggio del 25 luglio, obbedendo a un ordine del Governo Provvisorio, lasciò i quartieri di Milano e s'incamminò verso Bergamo. Prima di lasciare Milano Garibaldi indirizzava alla gioventù italiana il seguente: PROCLAMA Alla Gioventù! La guerra ingrossa, i pericoli aumentano. La patria ha bisogno di voi.
Il Comitato Nazionale è disciolto; disciolto dopo un proclama d'insurrezione, ch'io scrissi, e che due soli de' miei colleghi firmarono. Di questo fatto io debbo pur conto al paese.
Figlio di un bonapartista, io ho nel sangue la simpatia pei napoleonidi, e non ho mai cessato dal professare la più viva riconoscenza per l'uomo che nel 1859 mi ha fatto palpitare di entusiasmo col suo Proclama agli Italiani. Ho scritto un opuscolo in favore di Napoleone III, quand'era prigioniero in Inghilterra. Compiangetemi!
O se sapeste quanto questo proposito voi stesso pur irridendo accarezzate e quanto più lo spogliate e più lo fate bello! Gli uomini del riflusso, veramente sono vicini, molto spesso, al fondo per il loro timore e per la loro indolenza. Ti prego, spiega meglio. La durezza del tuo sguardo e del tuo volto proclama un non so qual pensiero che vuol manifestarsi, ed il cui parto grandi sforzi ti costa.
Memorie, Milano, Guigoni, 1861, p. 147. Lo Stato Romano dall'anno 1813 al 1850, II, 358. Brevissimo fu il soggiorno di Garibaldi a Bologna. Andatovi la sera del 10 novembre, ne ripartí la mattina del 12; e come aveva fatto a Firenze, tolse commiato della cittadinanza con un proclama a stampa . Cfr. GARIBALDI G., Epistolario, I, 24.
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