Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 15 maggio 2025
Chino dinanzi il piccolo mobile, egli le baciava la mano, sul dorso, sulla palma, lungamente, mormorando dolci parole per esprimerle la gratitudine di cui era pieno. Guarda quante lettere, in due mesi appena! disse ella prendendo uno dei fasci. Addirittura un epistolario! Andrea lasciò cadere quella mano che aveva tenuta fra le sue. Come una nebbia di tristezza gli aveva velato la fronte.
Lo stesso giorno, a Giovanni Vecchi, medico chirurgo di Casteggio, che per lettera gli manifestava il desiderio d'accompagnarlo, Garibaldi rispondeva: «Noi non potremmo passare da Casteggio, ma dirigendosi per Firenze noi prenderemo il cammino della Lombardia, o del Veneto .» GARIBALDI G., Epistolario, Milano, Brigola, 1885; I, 22.
Inoltre Antonio Ghislanzoni, il solitario di Caprino Bergamasco, nel terzo volume de' suoi bellissimi Capricci dedicato al Pozzi riproduce, rettifica e completa il cenno biografico del Dizionario contemporaneo di A. De Gubernatis. E senza parlare dello splendido epistolario di scrittori e di patrioti illustri, gelosamente custodito da Ernesto Pozzi, gi
E mentre egli, tappato non senza fatica in una camera d'albergo, rubava due ore d'ogni giorno alle cure elettorali, pel suo epistolario colla marchesa, trascurando per lei la moglie del sindaco e del ricevitore delle dogane, leggeva la marchesa Clementina le quattro pagine fitte che la posta mandava ogni giorno sul suo tavolincino elegantemente incrostato di madreperla?
Libanio ora è troppo dimenticato. I suoi scritti numerosissimi, il suo ricco epistolario, conservati, caso raro, in gran parte, sono una delle cose più vive della letteratura antica, e d
Memorie, Milano, Guigoni, 1861, p. 147. Lo Stato Romano dall'anno 1813 al 1850, II, 358. Brevissimo fu il soggiorno di Garibaldi a Bologna. Andatovi la sera del 10 novembre, ne ripartí la mattina del 12; e come aveva fatto a Firenze, tolse commiato della cittadinanza con un proclama a stampa . Cfr. GARIBALDI G., Epistolario, I, 24.
Le tre mila lettere ch'egli ha scritto durante la sua prigionia lettere che potrebbero formare, per il pubblico cattolico, un epistolario interessantissimo ne sono un documento. Sono in esse la sua bont
«Ricordavo il mio trasporto di quella sera fatale in cui avevo preso la risoluzione d'accettare la scrittura per l'America, e di sciogliere il mio impegno con Welfard, per essere libera di scriver follie in un epistolario sentimentale con Max. «Stupido sogno da romanzo! Era svanito prima che avessi finito la mia confessione a Gualfardo.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca