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Aggiornato: 11 maggio 2025
Ruggier Loria fu nipote di Guglielmo d'Amico, primo marito di Macalda Scaletta. Villabianca, Sicilia nobile, part. 2, lib. 3, pag. 528 e 529. Montaner, cap. 18, 19, 30, 31. Di Gregorio, Annotaz. alla Bibl. aragon., tom. 1, pag. 249 e 250. Ved. altresì il Giannone, Ist. civ. e Buscemi. Vita di Giovanni di Procida, e i documenti da noi citati nel cap. XV, intorno i beni del Procida.
Speciale, lib. 1, cap. 17. Anon. chron. sic., cap. 41. Saba Malaspina, cont., pag. 383, 384. D'Esclot, cap. 94. Montaner, cap. 65, 66. Pao. di Pietro, in Muratori, R. I. S. Agg., tom. XXVI, pag. 8. Giachetto Malespini, cap. 212. Gio. Villani. lib. 7, cap. 75. Cron. della cospirazione di Procida, pag. 273.
Era Concettella, ora suor Crocifissa, al servizio di Don Diego Spani, e sua ganza. Ecco ciò che era succeduto. Nel bagno di Procida.
Lo Speciale, il d'Esclot, il Montaner, e Saba Malaspina non parlan d'altro, che dell'ambasceria pubblica, della quale ora diremo. I racconti del Villani, lib. 7, cap. 69, e della Cronaca anonima della cospirazione son sì lontani da tutte queste testimonianze istoriche, da nemmeno farsene parola. Essi non mancano di mandare orator dei Siciliani a Pietro il loro protagonista Giovanni di Procida.
A' documenti fin qui pubblicati per dimostrare l'alto stato ch'ebbe Giovanni di Procida presso Manfredi, aggiugnerò la notizia d'un altro che si legge nel r. archivio di Napoli, reg. 1269, D, fog. 9.
Nello abisso della miseria ove ci getta la tua perfidia io contemplo il tuo fine, e parmi sedere sopra un trono di gloria... Ahimè! fuggono le parole alle labbra... padre, è salva Yole?» «Salva» «Menti, è prigione.» «Egli ha detto prigione... A chi affidasti la diletta?» «Non lo rimembri? Al Procida.» «Allora morditi la lingua... serpente, ella è salva; Padre, ti lascio...» «Oh figliuol mio!»
Beverò dunque una sorsata, non fosse che per farvi piacere, risponde Alberada, a patto però che accettiate una minuzia per vuotarne un fiaschetto di Procida; ma di quel che morde l'ugola e sganghera le ganasce con l'aiuto di Dio. Per santa Cunigonda!.... perdono, padre! non vi faremo dolente perciò.
Montaner, cap. 59 e 99, il quale portando questo fatto dopo il giorno del duello, scordò certo il tempo del viaggio della regina per Sicilia, ma rammentava bene tutte le minuzie personali, e dice venuti con essa Giovanni di Procida e Corrado Lanza.
Come ciò è arrivato? Quando l'hanno arrestato? Come? Da chi è stato egli arrestato? Cuore di Maria! sua sorella! gridò Concettella. Io non so nulla. Arrivai da Procida: non era più qui. Bambina cadde affranta sopra una sedia, sul seggiolone di suo fratello. Ella gemè forte, pianse, si fece raccontar tutto ciò che Concettella sapeva, tutto ciò che la poverina congetturava.
Cron. anonima della cospirazione di Procida, loc. cit., pag. 264, ove leggesi: «Andaru, a li lochi di frati minuri, e frati predicaturi, e quanti ci ndi truvaru chi parlassiru cu la lingua francisca li aucisiru 'ntra li clesii.» Ciò si riscontra con la tradizione dell'uccider cui parlava con l'accento straniero. Saba Malaspina, cont., pag. 355 e 356. Cron. anon., loc. cit., pag. 265.
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