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Aggiornato: 4 giugno 2025


Deh! ciò non vi trattenga punto; dacchè, innanzi tratto, è cosa contro natura costringere l'accusato a prestare gìuramento, ponendolo nella necessit

Vittor Hugo mi fece sedere al suo fianco, e mi indirizzò la parola. Si fece subito, un gran silenzio attorno, per prestare attenzione al nostro dialogo, che da parte mia si riduceva a quelle rare e timide risposte che sono di prammatica in simili udienze. Vittor Hugo dichiarò che riguardava la Spagna come sua seconda patria, mostrò il suo dispiacere di vederla molto indietro su la via del progresso e soggiunse che non poteva essere altrimenti in un paese dove la Santa Inquisizione aveva martoriato senza piet

Molti dicono essere obbligata a subire il taglio se non è a temersi che un leggero dolore o una leggera malattia, ma no esservi obbligata se v'ha il pericolo di cadere in una malattia grave o di provare dolori acerbissimi, imperocchè soggiungono essa promise, è vero, di prestare il suo corpo all'atto coniugale, ma di prestarlo però nella sua condizione attuale; può credersi l'abbia promesso per esporsi a grave molestie.

Il successo era stato in questo mezzo udito gravissimamente dai Grigioni in Chiavenna, i quali in grosso numero trovandosi, ebbero tempo di pararsi in difesa, steccare gli accessi, farsi prestare dai Chiavennaschi giuramento di durare in fede. Ond'è che quella parte rimase immacolata di sangue.

Brevi furono gli accordi, e Serafini propose come temporario asilo la sua casa di San Dalmazio intanto che si fosse potuto provvedere allo scampo per la via di Maremma, e accennava alla presenza del Guelfi tutto disposto a prestare l'opera sua. In poche parole fu concertato che sull'imbrunire sarebbe tornato il Serafini per trasportare i due profughi a San Dalmazio.

Annetta appariva vivamente commossa e prima ancora di prestare il giuramento, volse uno sguardo ansioso, vivissimo verso Maria e con voce tremante: Così dovevamo rivederci balbettò ah! povera... povera fanciulla! Grosse lacrime scorrevano sul viso di Maria. Ah! cosa era mai la morte in confronto allo strazio orribile, che soffriva in quel momento.

Così l’aia era spazzata e Guglielmo poteva, senza perdere tempo ad offrirli, prestare mille piccoli servigi alle vicine; servigi che offerti avrebbero forse incontrata una timorosa ripulsa, ma che, una volta prestati, ne autorizzavano, anzi ne chiamavano degli altri. E poi, superbe quelle due povere donne non lo erano più, se pure lo erano state mai.

Io sono il comandante della rôcca di Procida, questi i miei uffiziali, principiò il maggiore: ci recammo qui per prestare omaggio al plenipotenziario di Garibaldi. Quindi si avvicinarono per baciarmi le mani. Io le ritrassi dispettosamente dicendo: Non sono un padre abate! E il maggiore: Eccellenza, noi teniamo moglie e piccirilli; battuto Francesco II, ci accostammo al governo nazionale.

Damiano incominciava a parlare; ed essendo egli l’ospite, l’uomo bianco, il figlio del cielo, i commensali non si fecero dar sulla voce dal padrone di casa, per prestare un’attenzione benevola al parlatore. Ma questi, che aveva bevuto soltanto acqua, non s’ingannava, come a quell’ora si sarebbe ingannato ogni altro parlatore.

No! provo un'afflizione, l'unica, quella di aver forse accelerata la morte del mio vecchio ed amoroso genitore". Qui una lacrima rigava la guancia bellissima della regina della foresta. Silvia, quantunque stanca, non aveva potuto a meno di prestare attenzione all'interessante istoria dell'amabile ospite, Clelia non ne aveva perduta una parola.

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