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Aggiornato: 14 giugno 2025
Il povero Dal Pozzo, ignorando tutto, udendo che Chiarofonte era partito per Catania, temette qualche pazzia e corse qui. Mi trovò che escivo dal palazzo del principe, ove avevo appena letto la lettera del duca a donna Maria. Mi domandò di Federico con parole confuse; compresi tutto, lo rassicurai e lo condussi meco. Desideravo, lo confesso, avere qualche schiarimento.
Povero monaco, frate minore, spegnerò la carne maledetta nel gelo della vera estinzione.
Era il segreto del mio buon umore, della rassegnazione con cui vedevo passare gli anni e partire le mie sorelle. Ero certa che sarebbe tornato. Da sette anni? balbettò Vicenzino. Sì. Da quando tu eri a Vercelli col tuo povero babbo. Egli passò quell'anno qui in permesso; s'era ammalato nel suo primo viaggio al Giappone.... È in marina? Sì; nella marina mercantile.
Il povero Siccio, per l'amore che portava al bambino ed alla casa, fu il primo congedato quando la caterva dei paolotti penetrò nel Santuario domestico per impadronirsi d'ogni cosa. "E il ragazzo?" dimandava Suor Flavia ad Ignazio.
Più di ogni altra cosa, lo cruccia la compassione. Sente dire, non visto da sua figlia Luisa e dal marito di lei, in giardino: « Egli pensa sempre alla mamma, e ha il colore di un cadavere. È vero. Povero babbo, se ne andr
Era una buona e quieta famiglia che viveva col pane della fatica, ma condito dalla pace e dall'amore. Stabilitasi appena nel nuovo albergo, il più terribile infortunio venne a piombarla del lutto e nella desolazione. Il povero muratore cadde dal ponte di una fabbrica, e rimase morto sul colpo.
Vedeva avanzarsi la morte a gran passi, e ne parlava senza terrore. Il mio povero babbo era profondamente credente; aveva quella fede consolante che toglie ogni squallidezza alla morte; che anima di spiriti aleggianti, di memorie, d'affetti e di speranze, la tristezza glaciale della tomba.
È vero; sono proprio un orso, come voi mi chiamate qualche volta. Andrò a cercarlo a' Banchi. Povero amico! Anch'egli ci ha le sue, di molestie, e trova sempre il buon umore per consolare i compagni. Poco stante, Lorenzo usci, e dopo Lorenzo uscì Michele, per andare col manoscritto al banco delle Messaggerie.
Povero Oncle Tom! Quel suo fratello a quest'ora potrebbe gi
Accettai la proposta, e avanti sera ne furono rinvenuti parecchi fra i garibaldini, i quali, rifiutatisi di dimorare all'ospedale dopo la partenza dei proprii medici e chirurghi, e tuttavia troppo deboli per riprendere le armi, accolsero con gioia di sostituire i loro più fortunati commilitoni. Il povero Rodi dibattevasi penosamente fra due contrarii affetti.
Parola Del Giorno
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