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E però il genio de' poeti italiani non poté mai volgersi ovunque gli piacesse con energia assolutamente libera. Angustiati essi da questi vincoli, non volsero mai il pensiero a trovare un modo di poetare che non procedesse dalle fonti dell'antichitá, non da quelle de' primi tempi romantici e del cristianesimo, ma sibbene da una nuova maniera di contemplare l'uomo e la natura.

Nato nel 1265, l'anno della calata di Carlo d'Angiò, cresciuto, educato tra i trionfi della libertá fiorentina e della parte nazionale, e insieme in sull'aurora del poetare italiano, in tempi dunque d'ogni maniera propizi allo svolgersi di suo grande ingegno; preso di gentile e puro amore fin dall'adolescenza, infelice in esso fin dalla gioventú, provata poesia, ideato e lasciato il poema giovanile, provata la vita pubblica, e respinto da essa e di sua cittá per quella moderazione di opinioni, per quell'ardenza nel proseguirle che tutti gli animi un po' distinti sentono, che i volgari di qua e di , di su e di giú non capiscono e non perdonano; si rivolse, esulando, allo scrivere, all'idea giovanile, a quel poema di religione, di filosofia, di politica e di amore, il quale, simile nella forma a parecchi contemporanei, supera forse in sublimitá e vigor di pensieri, agguaglia per certo in tenerezza e splendor di poesia ed in proprietá di espressioni i piú belli delle piú colte etá antiche o moderne; ed in tale opera, e nell'esiglio, perseverò poi vent'anni fino alla morte . Noi non celammo l'error politico di Dante, che fu di lasciare la propria parte buona e nazionale perché si guastava in esagerata, straniera e sciocca, di rivolgersi per ira alla parte contraria ed essenzialmente straniera; ed aggiungeremo qui ch'ei pose il colmo a tale errore, protestando di continuar nella moderazione, affettando comune disprezzo alle due parti, mentre rivolgevasi a propugnare l'imperio, e nel poema, e in quel suo libro, del resto mediocre, Della monarchia.

Io proseguiva a leggere; ma mi convenne obbedire al Tiraboschi, che mi rimandò molte pagine indietro. Dal qual mio viaggio retrogrado venni a raccogliere che prima de' bei tempi della romana letteratura la poesia teatrale non era ancor molto in fiore, «per la ragione che l'arte di poetare non era in quell'onore che convenuto sarebbe».

Il sentimento della convenienza, che induce il poeta alla scelta di un metro piuttosto che di un altro, è contemporaneo nella mente di lui alla concezione delle idee ch'egli ha in animo di spiegare nel suo componimento ed al disegno che lo muove a poetare. Le regole generali degli scrittori di Poetiche non montano gran fatto, da che ogni caso vorrebbe regola a parte.