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Aggiornato: 1 giugno 2025


Coloro che accusano Giuliano di violenza e di persecuzione per questi atti di difesa dimenticano che il Cristianesimo, appena ottenuta, con Costantino, la vittoria, non seppe sottrarsi alle condizioni dei tempi e dei costumi, e divenne tosto persecutore a sua volta. Come saggio della intolleranza dei primi imperatori cristiani e della persecuzione da loro iniziata, valga questo decreto di Costanzo e Costante, promulgato nell’anno 353. «Decretiamo che, in ogni luogo ed in ogni citt

«Ch'io sia stato cacciato di Francia senza cagione, senza difesa, per solo arbitrio ministeriale e bench'io vivessi indipendente, fuori d'ogni deposito e di mezzi miei, non ha di che sorprendere alcuno come fatto d'un Governo corrotto e corrompitore, che fu successivamente spergiuro sui Pirenei, birro in Ancona, denunziatore in Frankfort, e persecutore, in nome e a pro della Santa Alleanza, dovunque spuntava un raggio d'indipendenza, dovunque s'incontrarono anime generosamente altere in preda a sciagure virilmente durate.

Certo, gli storici ecclesiastici ci narrano alcuni episodi, da cui risulterebbe giustificata la taccia di persecutore attribuita a Giuliano. Ma, non bisogna dimenticare che quegli storici scrivevano un secolo dopo la morte di Giuliano, quando la leggenda si era gi

Messi insieme un centocinquanta soldati, li guidai contro i fuggenti. L'avanguardia regia respinta dalla nostra carica a cavallo, il successivo ritrarsi dei cafoni e lo affacciarsi del mio corpo persecutore gettarono qualche scompiglio nella colonna nemica, la quale ripiegava sovra Isernia. Tentò essa due volte di fronteggiarmi, ma raccolti i miei in massa l'assaltai alla baionetta, e pervenni di gettarne una parte sulla sinistra e d'impedire il suo ricongiugnimento col rimanente che per la consolare si rifugiò in Isernia. Mi sorse in pensiero d'entrarvi insieme alla rinfusa, ma ignoravo quale fosse la mente della cittadinanza; temevo d'oltrepassare le intenzioni del comandante, e quantunque i miei avessero superato le mie speranze, non ero certo della loro virtù per un cimento supremo e cotanto ineguale. Stetti perplesso alquanto, e al fine deliberai d'impadronirmi della linea di collinette che limitano la pianura e sovrastano a Isernia; ove mi collocai. A man ritta la consolare biforcandosi volge ad Isernia e a Castel di Sangro. Mi rallegravo d'averla sgomberata dai nemici epperò di poter porgere facolt

Veduto il tuo Giovanni e saputo dalla Concetta esser egli appunto quell'amante di cui mi avevi favellato. Ah! dissi, ecco il soccorso di Dio! e colle mani giunte, col cuore immerso nel giubilo ringraziai il Dator d'ogni bene. A Giovanni io spiegai il tutto. Lui solo può dirlo di qual gioia si sentisse compreso nel saperti ritrovata, ma ahimè! nelle mani però dell'empio tuo persecutore. Poche ore bastarono per porre in pronto il mezzo di salvarti, se pure ne fossimo stati in tempo. Il cielo secondò le nostre brame, una scala di corda e due rampini servirono per far giungere alla finestra l'Arciero, uno dei più famosi ladri della citt

Ed era il vero; ma era il vero altresì che quando Emilio Lograve voleva cimentarsi con qualcheduno, sapeva così accortamente provocarlo, tormentarlo, inasprirlo, che per finirla onorevolmente quell'altro credevasi obbligato a chiamare il suo persecutore sul terreno.

Corse, vi giunse; ma le invetrate erano chiuse; la sua mano, per l'agitazione, tremolante; e quando appena era riuscita ad aprire i vetri, il suo persecutore le fu sopra, e l'abbrancò alle spalle. O Dio! la finestra! diss'egli con feroce scherno. Che vecchiume!

³⁶⁴ Idem, 70 sg. Il grande sforzo di Gregorio è di far di Giuliano un feroce persecutore. Ciò che più irritava, nell’atteggiamento di Giuliano, i difensori del Cristianesimo era la moderazione e la ragionevolezza con cui egli pretendeva di poter ricondurre il mondo all’Ellenismo antico. Che si potesse in altro modo, che con la violenza, combattere il Cristianesimo era, per quegli apologisti, affatto inammissibile, ed essi vedevano, in quel tentativo uno scandalo ed un pericolo supremo. È perciò che il nucleo vero dei discorsi di Gregorio sta nella dimostrazione che, malgrado le apparenze, Giuliano ha perseguitati i Cristiani. E Gregorio è, in tale dimostrazione, un polemista di singolare abilit

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