Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 29 giugno 2025


Orribil furon li peccati miei; ma la bonta` infinita ha si` gran braccia, che prende cio` che si rivolge a lei. Se 'l pastor di Cosenza, che a la caccia di me fu messo per Clemente allora, avesse in Dio ben letta questa faccia, l'ossa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora.

Ma quivi era la più turpe adunazione di carne moritura che mai si accolse davanti allo stupore de’ miei occhi, e questa orribil fiera di atroci difformit

Non pur per l'aria gemiti e querele, ma volan braccia e spalle e capi sciolti. Pel campo errando va Morte crudele in molti, vari, e tutti orribil volti; e tra dice: In man d'Orlando valci Durindana per cento de mie falci.

Quando veniva la sera, e i passi domestici finivano di farsi udire e ch'egli rimaneva solo vicino al letto di dolore dell'unica donna ch'egli avesse mai amato davvero; in quella stanza solo rischiarata dalla luce vacillante del lumicino da notte, mentre vegliava guardando tristamente quei capelli tanto baciati che soli non si confondevano nell'ombra con il cuscino su cui posava il volto impallidito, in mezzo alla stranezza di un dolore tanto inaspettato che talvolta gli pareva un orribil sogno, mille nuovi pensieri lo agitavano. Ripassava la sua vita; si ricordava quel tempo quando Emilia era tutto per lui, si ricordava la felicit

Poscia ch’io ebbi rotta la persona di due punte mortali, io mi rendei, piangendo, a quei che volontier perdona. Orribil furon li peccati miei; ma la bont

A tal sembianza il cavalier superno Ne i campi avversi formidabil fere; Ed allor traboccò, preda d'inferno, Arsace il forte sotto l'armi altiere; Colmo d'orgoglio e di furore interno Ei trascorrea tra le seguaci schiere: Quando scorge AMEDEO, che orribil scende, E nel petto di lui la mira ei prende.

Tu, certo, benchè allor pensieri e lena Ti s'infiacchisser per decrepiti anni, Raccapricciasti di mia orribil pena, E con secreti gemiti ed affanni Per me a' pie' del Signore hai dimandato Sollievo e forza, ed alti disinganni. Ei t'esaudiva, e il creder tuo stampato Così alfine in quest'alma addentro venne, Che più da dubbii non andò crollato.

Gange non mai, s'unqua ha le sponde a scherno, Doma fier le soggiogate piagge; Non s'orgoglioso per orribil verno Il gonfiano di pioggia alpi selvagge; E per distrutto gel scendendo altiere L'accompagnano al mar cento riviere.

Su le piaggie de l'aria almo a mirarsi Con imperio frenò l'ali veloci, E spinse tra fulgor di rai cosparsi Orribil suon di sempiterne voci; Non fremono cotanto, ove ad armarsi Chiamano mille trombe i cor feroci, Se Marte ama versar torbido in guerra Di sangue un mare e funestar la terra: LII

Valancourt è morto! Orribil giorno! Io ne temosoggiunse Teresa. Lo temete soltanto

Parola Del Giorno

caracteribus

Altri Alla Ricerca