United States or Kuwait ? Vote for the TOP Country of the Week !


Eranvi diversi di casa Colonna; eranvi i due Santa Croce, Onofrio principe Dell'Oriolo, e don Paolo di cui fu parlato sul principio di questa storia; eravi monsignore Tesoriere; e poco dopo vennero i cardinali Sforza e Barberini amici, o consorti di casa Cènci, con parecchie altre persone che non rammenta la storia; finalmente, dietro l'ordine del Conte, assisterono donna Lucrezia, Bernardino e Beatrice.

«Gl'individui più maltrattati sono: Failla Giuseppe fu Onofrio di anni 37 muratore, Fiasconaro Rosario fu Antonio d'anni 62, Lipira Antonino fu Leonardo d'anni 53; Gennaro Vincenzo fu Pietro d'anni 52, Ricotta Santi fu Pietro di anni 50, tutti pastoriSeguono le firme degli assessori e del funzionante sindaco.

Chi giunge, in compagnia del Pietrasanta? chiese col solito stento di scilinguagnolo il marchese Onofrio De' Carli, che aveva gi

Però, a mala pena ebbe il marchese Onofrio tartagliate le sue scuse, volse lo sguardo animoso a Ginevra, e le disse: Orbene, se gli amici non la sanno, vedrò di raccontarvela io; ma quella soltanto di Goffredo Rudel, che l'altra del Doria non l'ho presente ora. Ci contenteremo di quella; rispose Ginevra. Incomincio, dunque; ma badate, signora, che è lunga.

Don Onofrio Santa Croce rispose: Noi siamo venuti, Conte, come parenti ed amici a prendere parte delle contentezze vostre; e bene mi auguro, che le abbiano ad essere grandissime; imperciocchè io non vi conobbi mai di umore gaio, da pretendere di emulare il buon vecchio di Teo. Ed io ebbi torto a non procurarmi cotesto umore, Principe; e quello ch'è peggio, io me ne sono accorto tardi.

⁹¹ 1. Onofrio ed Elisa, cavaliere e dama per forza, ossia il fanatismo dei facchini.

Il marchese Onofrio fece un inchino e una risata, per ringraziar la contessa. Lorenzo, dal canto suo, stette saldo, aspettando che il conte palatino gli dicesse qualche altra impertinenza. Egli, in fin de' conti, non aveva fatto altro che respingere, con modi cortesi, sebbene asciutti, un assalto del suo fortunato rivale.

Orbene, la servirò io: si giuocano gli occhi. Diamine! esclamò il marchese Onofrio, che non capiva un'acca di tutto quel battibecco. Matilde, pallida, sbigottita, si era accasciata sul sof

Giammaria Giocchi, che tale si chiamava veramente Giulio III, mantenne Papa le promesse del Cardinale: innanzi tratto risegnò il suo cappello cardinalizio di santo Onofrio al ragazzo amato da lui e glielo mandò fino a Bagnaia di Viterbo. Invano i Cardinali si opposero alla strana elezione, e sopra gli altri il Caraffa che commosso da tanta indegnit

Nel quale la vostra bellezza va incolume come l'Arca. E detta quest'arguzia, il marchese Onofrio arrovesciò il capo sulla spalliera della poltrona, ridendo a crepapelle e sfrombolando l'aria co' suoi eterni sbruffi. Lorenzo non aveva ancora aperto bocca.