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Aggiornato: 4 giugno 2025
Or discendiamo omai a maggior pieta Gi
De' Claudj ultimo avanzo Ottavia, or suona in ogni bocca; il suo destin si piange in odio mio, non ch'ella s'ami: non cape in cor di plebe amore: ma all'insolente popolar licenza giova il fren rimembrar debile e lento di Claudio inetto, e sospirar pur sempre ciò che piú aver non puote. POPPEA È ver; tacersi, Roma nol sa; ma, e ch'altro omai sa Roma, che cinguettar? Dei tu temerne?
FILACE. Sí, signore; e omai se l'han divorata e menano le mani assai valorosamente. PANFAGO. Son usati a menarle su le funi a' servigi della nave. FILACE. Eccoli che vengono fuori. PANFAGO. Avviatevi innanzi alla nave, sgombrate tosto: che fate? non vo' che vegnate meco, ch'io verrò appresso.
Ma vieni omai con li occhi sì com’ io andrò parlando, e nota i gran patrici di questo imperio giustissimo e pio. Quei due che seggon l
Giunto è Dodone, Orlando, ognuno è in scena; segno che la commedia è omai finita. Rinvigorisca alquanto la mia vena a riassumer netta ogni partita, onde alcun non apponga al buon Turpino né a me di negligenza un bruscolino. Padre del ciel, la mia barchetta triema, piú che nell'alto mare, al vicin porto.
Ma non è tempo omai da più gir presso A sì fatti pensier; le mie giornate A fin son giunte, o morte, io mi t'appresso, Raccogli tu le membra egre, affannate, E se nume è l
Lo buon maestro disse: Omai figliuolo S'appressa la citt
Un cassiere!.... esclamò Pietro con visibile commozione. Che vi pare, apostoli colleghi?... non sarebbe omai tempo che la societ
Presso è Sciriffo; ed egli a' suoi converso Gridava: o d'Ottoman squadra possente, Mirate in terra, e di suo sangue asperso Il capitan de la nemica gente; Sfoghisi omai sul popolo disperso L'ira dovuta, mia virtù non mente: Ecco io per sangue al gran Signor congiunto Da voi tra' rischi non giammai disgiunto. Egli così diceva.
col capo si`, ch'i' non veggio oltre piu`, e fu nomato Sassol Mascheroni; se tosco se', ben sai omai chi fu. E perche' non mi metti in piu` sermoni, sappi ch'i' fu' il Camiscion de' Pazzi; e aspetto Carlin che mi scagioni>>. Poscia vid'io mille visi cagnazzi fatti per freddo; onde mi vien riprezzo, e verra` sempre, de' gelati guazzi.
Parola Del Giorno
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