Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 23 giugno 2025
NARTICOFORO. Impara, «Narticoforo» bisogna dire, non «Nasincolio». È nome greco e viene «apò tù nartix», cioè «ferola», e «phoros», idest «ferens»; cioè «che porta la ferola». E come lo scettro è segno della regia podestá, cosí la ferola è segno della magistral dignitade. Ma avèrti che Narticoforo non è ancor giunto. NEPITA. Come non è giunto, se l'ho visto con questi occhi?
NARTICOFORO. Non mi potrete dar voi Ersilia, l'altra figlia? che parvi? refert sia l'una o l'altra, anzi mi piace piú di Cleria per non essere tanto formosa. PANURGO. Piacesse a Dio che fusse viva, ché saressimo fuora di questi intrighi! sono piú di quattro mesi che si morio. NARTICOFORO. Voi non me ne avete fatto parola mai.
NARTICOFORO. Profecto desio saper chi voi sète. MORFEO. Io Ci... Cintio romano. NARTICOFORO. Di chi sète figlio? MORFEO. Di Na... Na... Nas... Nasincolfino romano. NARTICOFORO. Narticoforo vuoi tu dire? Che arte egli essèrse? MORFEO. Maestro di sco... sca... sce..., mastro di scola. NARTICOFORO. Pensava volessi dir mastro di solar scarpe. Che sei qui venuto a fare?
PANURGO. È un piacevolissimo buffone che altro di danno non ará potuto fare alla casa che di alcuna cosa da mangiare. Eccoci per rimediare al tutto. GERASTO. Orsú, perché l'inganno avea abbagliato a tutti e ci sono occorsi atti e parole in pregiudicio commune, si perdoni l'un l'altro. NARTICOFORO. Cosí si facci. PANURGO. Cosí si facci.
MORFEO. Ah, poltron asino, che m'hai cieco! se ti giungo! O viro probo, arrige aures a quel che dico. GERASTO. O son sordi o dormono. NARTICOFORO. Perché battete quel ostio con tanta veemenzia? GERASTO. Perché ho voglia d'entrare. NARTICOFORO. Voi dovete esser forastiero e l'arete presa in cambio.
Che mi curo io di vita? che di giustizia? Dieci anni di vita piú o meno non m'importa. ESSANDRO. Mi dicono che è romano e maestro di scuola, e che si chiama Arcinfanfano. Dimandarò ogniuno che incontro, accioché per negligenza non resti di trovarlo. ESSANDRO. Vien qua tu: perché fuggi? NARTICOFORO. Voleva andare, amicto, exonerare il ventre delle superfluitá della digestione.
GRANCHIO. Che colpa ci ha la porta? avete la còlera contro coloro e la volete sfogare sovra la porta? NARTICOFORO. Se mi muovi la stizza, sarai lo primo a pentirti di questi futili vanilòqui. GRANCHIO. O che avessi un che la mi tenesse su le spalle, ché gli vorrei dar un cavallo. NARTICOFORO. Taci, che s'apre da se stessa.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca