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Aggiornato: 7 maggio 2025
Stolto e calunniatore foste di certo ad un tempo, quando, a carpire un voto di concessione obbrobriosa, dichiaraste alla facile Camera che si minacciava per noi la vita di Vittorio Emanuele. Se la vita di Vittorio Emanuele fosse minacciata davvero, non la proteggerebbero le vostre leggi. Ad uomini della tempra di PIANORI, di MILANO, di ORSINI, poco importa di giudizî o giudici: uccidono, o muojono. Ma la vita di Vittorio Emanuele è protetta, prima dallo Statuto, poi dalla nessuna utilit
La vita è sacra, voi dite. Ma la vita degli uomini che muojono di languore nelle isole, convertite in ergastoli pei migliori, delle spiaggie napoletane; la vita degli uomini che muojono di miasmi pestilenziali a Cayenne, senza colpa, senza giudizio, senz'altra cagione che il terrore sospettoso di un despota; la vita delle madri, delle sorelle che muojono di dolore per quei miseri in Francia e in Italia, non è sacra essa pure? E la vita d'un popolo la coscienza dei suoi diritti, delle sue speranze, del suo avvenire, della missione che gli è data da compiere non è sacra per voi? Voi avete per l'assassino del viandante il carnefice; perchè serbate l'inviolabilit
E quella voce tornava a parlargli più aspra e severa: Che hai tu fatto, per riuscire a qualche cosa di grande, in mezzo a tanti che nascono, vivono e muojono?
Abitavano da vent'anni in quel quartiere, che rassomigliava a tanti altri, ove dimorano tuttodì le famiglie popolane, quando guadagnansi da vivere per la via del lavoro non avvilito. Queste buone e sconosciute famiglie fanno la più gran parte della nostra popolazione; e in mezzo a loro si nascondono tante umili e vere virtù, tanti sagrificj, tante prove di coraggio, d'onore, di patimento e di grandezza! E così crescono di continuo all'industria, alle arti, al piccolo commercio, a' mestieri i più comuni e i più neccessarii tante creature che nella loro vita non vedranno forse il sole se non attraverso le grosse inferriate del fondaco, e dell'officina, o sul limitare della bottega, o dietro una finestra da' piccoli vetri verdastri; così nascono e muojono, oppressi dalla moltitudine che loro si agita d'intorno, dalla crescente tirannia del bisogno, consunti dall'impeto di tanti cari e nobili affetti soffocati nel cuore, dalla mancanza di spazio, d'aria, di cielo, mietuti innanzi tempo dalla ferrea neccessit
Più dopo, io vi vidi, in onta a fatti che dovevano togliervi ogni speranza, persistere sulla torta via: parlare in nome dei repubblicani, dai quali non avevate avuto mandato, e sopprimere la fede repubblicana: parlare in nome d'un partito nazionale non fondato da voi e i cui martiri muojono, da un quarto di secolo, col grido di viva l'Italia! e sopprimere la coscienza e il diritto della nazione. Vi vidi affaccendato a fondare, in onta della moralit
Volgevasi a dare un'estrema occhiata al rozzo casolare dei quieti mugnaj. Fossi almeno figliuolo di quelli! Avrei padre e madre. Scarso di speranze e di patimenti, stando al bene e al male con loro, sarei vissuto della vita oscura e vegetativa degli operosi, che nascono e muojono ignorati dal mondo che nutriscono. Povera gente! così buoni!
Noi dovevamo resistere fino all'estremo. Quando si trattava nell'Assemblea di decidere tra l'accogliere i Francesi che movevano su Roma o combatterli, io m'astenni, per non esercitare influenza sopra una decisione che doveva essere espressione collettiva e spontanea, dall'assistere alla seduta: il Triumvirato non v'era rappresentato che da Saffi e Armellini, titubanti ambidue. Ma raccolto da un popolo e da un popolo repubblicano, in nome del Dritto, il guanto nemico, il duello non dovrebbe cessare che coll'esaurimento assoluto o colla vittoria. Le monarchie possono capitolare; le repubbliche muojono: le prime rappresentano interessi dinastici; possono quindi ajutarsi di concessioni e occorrendo di codardie per salvarli: le seconde rappresentano una fede e devono testimoniarne fino al martirio. Per questo noi avevamo fatto anzi tratto gremir Roma di barricate: alla guerra delle mura doveva sottentrare la guerra delle strade; e in Roma sarebbe stata tremenda. Quella guerra fu resa impossibile dai Francesi i quali s'appagavano visibilmente di padroneggiare la citt
«Voi avevate da Dio e dal Popolo il doppio mandato di resistere, finchè avreste forze, alla prepotenza straniera e di santificare il principio incarnato visibilmente nell'Assemblea, provando al mondo che non è patto possibile tra il giusto e l'ingiusto, fra il diritto eterno e la forza brutale, e che le monarchie, fondate sull'egoismo delle cupidigie, possono e devono cedere o capitolare, ma le repubbliche, fondate sul dovere e sulle credenze, non cedono, non capitolano: muojono protestando.
È ver!... Ma tutti muojono, E dotti e gaudenti! E allor che giova il plauso O il biasmo delle genti? In un pugno di polvere L'incompreso Destino Muta i cranii di Dante e d'Arlecchino! Viviam!... Rubando un briciolo, Affannosi, all'Ignoto, O tessendo una lirica Ad un pugno di loto, Pensiam che i giorni passano, E che forse Alighieri Invidia il bimbo partorito jeri...
E per questo ogni uomo tra voi pronunzia ardito o mormora sommesso quel santo nome di Patria. Per questo i migliori fra voi muojono da mezzo secolo, martiri d'una IDEA, sul patibolo, nelle segrete o nella lenta agonia dell'esilio, col sorriso di chi intravede l'avvenire sul volto, colla parola ITALIA sul labbro.
Parola Del Giorno
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