Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 9 luglio 2025
Annetta fece l'ambasciata a Montoni e gli domandò un colloquio per la nipote: egli rispose che fra un'ora sarebbe stato nel salotto di cedro.
Sapeva bene che non avrebbe potuto efficacemente soccorrere la zia, ma credè che nel suo tristo carcere sarebbe stata sempre una consolazione per lei l'udire la voce della nipote. Alcune ore passarono così nella solitudine e nel silenzio, e parve che Montoni l'avesse obliata del tutto. Appena fu notte, vennero appostate le sentinelle.
«Siete perduto,» diss'ella; «è la gente di Montoni.» Dupont non rispose, e sostenendo Emilia, che stentava a reggersi, aspettò di piè fermo gli avversari. Poco dopo entrò Lodovico solo, e gettando un'occhiata dappertutto: «Seguitemi,» disse loro, «se vi è cara la vita; non abbiamo un momento da perdere.» Emilia domandò cosa fosse accaduto, e dove convenisse andare.
Bisogna ch'io mi sbrighi per tornar dalla padrona, la quale è tanto confusa, che non sa più quel che si faccia. Ma insomma, che cosa significa tutto questo? Oh! signora Emilia, io non so altro se non che il signor Montoni è tornato a casa agitatissimo, e ci ha fatti alzar tutti, dichiarandoci che bisognava partir sull'istante. Il conte Morano viene egli con noi? e dove andiamo? Lo ignoro.
«Dov'è suo marito, dov'è egli questo Montoni?» disse Valancourt con voce alterata; «debbo parlar giusto con lui.» Emilia, spaventata delle conseguenze dello sdegno che sfavillava ne' di lui occhi, l'assicurò con voce tremante che Montoni non era in casa, e lo scongiurò di moderare il risentimento.
Emilia, nell'incertezza di seguirlo, affacciatasi alla finestra, le parve distinguere i medesimi cavalieri veduti partire pochi giorni prima, e, scorgendo accorrer gente da tutte le parti, stimò bene di rifugiarsi nella sua camera. La maniera e le espressioni di Montoni quando aveva parlato di sua moglie, confermavano in parte i di lei sospetti.
Emilia, consolata dalla prospettiva di qualche riposo, adoprò le sue premure conciliatrici a prevenire una rottura fra due persone che aveanla perseguitata, ed insultata ben anco senza riguardo. Lo zendaletto si fermò alla casa di Montoni; il conte condusse Emilia in una sala, ove lo zio la prese pel braccio e le disse qualcosa sottovoce.
Sopraggiunse poco di poi una faccenda che per qualche giorno sospese l'attenzione di Montoni; le visite misteriose d'Orsino si erano rinnovate con maggiore frequenza, dopo il ritorno di Montoni. Cavignì, Verrezzi, e qualcun altro erano ammessi, oltre Orsino, a questi conciliaboli notturni: Montoni divenne più riservato e severo che mai.
Si tranquillò però alquanto sentendo che Montoni sarebbe venuto con loro. Egli si mise da una parte e Morano dall'altra.
D'improvviso esclamò: «È troppo, signor Montoni, voi m'ingannaste, e vi domando soddisfazione. A me, signore? l'avrete,» balbettò questi. Mi avete ingannato,» continuò Morano, «e volete punire l'innocenza del cattivo successo dei vostri progetti.» Montoni sorrise sdegnosamente. Emilia, spaventata dalle conseguenze che poteva avere quel diverbio, non potè tacere più a lungo.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca