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Non solo Goldoni, Molière, Calderon, ma Scribe, ma Ponsard, ma Augier, appaiono all'occhio dell'osservatore come innalzamenti eccezionali del livello intellettuale comune; quale più, quale meno, essi sono i promontorii ideali di questa valle terrena; e le cime, dovunque e comunque elle sieno, non possono stare ignorate.

Come era facile prevedersi l'Oudinot gli sguinzagliò contro due grosse colonne, l'una comandata dal generale Molière, l'altra dal generale Morris; il borbonico Statella gli muoveva alle spalle dal Tronto; gli Spagnoli di Don Consalvo appostati a Rieti gli sbarravano la destra; e gli austriaci del D'Aspre, accampati nell'Umbria, l'aspettavano di fronte a Foligno, e gli chiudevano le due vie di Perugia e di Ancona.

Il tesoro accumulato dei più antichi drammi libera la scena dal dominio illimitato della poesia recentissima: mentre la poesia drammatica contemporanea decadeva, il Théâtre français, che è sempre il primo teatro del mondo, riproduceva alla ribalta in esecuzioni magistrali i personaggi di Corneille e di Molière.

Il mio pensiero riposava nella visione dell'umile cameretta di Santa Lucia, ove mi sarei rifugiato a momenti, gettando nel golfo la clava del supremo arbitrio, ridivenendo il solito luogotenente d'ordinanza. E ripetevo, scherzando, a mia moglie un brano di Molière: Ils m'ont fait médecin malgré mes dents. Je ne m'étais jamais mêlé d'être si savant qua cela.

Il 30 aprile le vedette di San Pietro annunziarono lo spuntare di una colonna francese sulla via di Civitavecchia. Erano circa dodicimila uomini, divisi in due brigate sotto il comando dei generali Molière e Lavaillant, con due batterie da campagna; credevano davvero che gli italiani non si sarebbero battuti; dovevano presto accorgersi del loro folle giudizio e chiamare poderosi rinforzi.

Di questa commedia, che Macaulay nel suo Saggio su Macchiavelli è stato può dirsi il primo a circondare di gloria mettendola al di sopra di quelle di Goldoni e uguale quasi alle migliori di Molière, si dissero le cose più strane. Siccome Macchiavelli aveva scritto i Discorsi e le Storie, opere gravi, vi si vollero vedere grandi intenzioni politiche e si affermò che la Mandragola era la commedia di una societ

Voi mi vedete occupato disse Luigi XIV ai gentiluomini che erano venuti ad assistere alla sua colazione, voi mi vedete occupato a far mangiare il nostro Molière, che ai miei valletti di camera non sembra una compagnia abbastanza buona per loro.

Avrebbe potuto meglio rispondermi: Morta una forma d'arte, ne vien fuori subito un'altra; non c'è più il poema, ma c'è il romanzo; non c'è più Shakespeare, Molière, Goldoni, ma ci sono l'Ibsen e, meglio, i drammettini del Maeterlink a proposito del quale si è fin parlato di Shakespeare redivivo. Eh, via, amico mio! Mi conceda di ripetere le sue parole.

In faccia, i busti in gesso del re e della regina. Sopra uno sgabello a sinistra una tazza di porcellana per dare a bere del latte ai suoi gatti, delle zuccheriere, due zaini di pelle di capretto ripieni di piastre, un oggetto di toiletta, che io non oso nominare benchè Molière ne parli sovente, una mezza dozzina di tabacchiere in argento ed in vermiglio e molte cartacce.

Un notevole vantaggio avevano ottenuto i francesi, fin dal principio; il generale Oudinot aveva ordinato alla brigata Molière di occupare la Villa Panfili, il battaglione universitario sostenne valorosamente i primi assalti, ma scarso di numero, in confronto degli assalitori, dopo di avere contrastata la preziosa posizione dovette abbandonarla, ritraendosi al riparo dietro il Casino de' Quattro-Venti.