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Aggiornato: 13 luglio 2025


Si era fermato quasi gli fosse sembrato meglio riserbare per quel che stava per dirmi. E, mutando tono di voce, continuò: Ho lavorato per te, com'era mio dovere. Tu non mi avevi chiesto di metterti al mondo; era giusto che pensassi io a renderti la vita meno triste e meno difficile che non fosse stata per me. Ci son riuscito. Non ti ho fatto milionario; i milioni, checchè ne dicano, non si trovano a ogni piè sospinto. Sei però ricco a bastanza da poter dire: Voglio questo, con questi mezzi. Ma risolviti. La vita è azione; ormai dovresti saperlo. Se i libri e lo studio non te l'hanno fatto capire, vuol dire che non giovano a niente. Quelli che io ho letti mi son serviti sempre a qualche cosa. Non ho mai studiato pel solo gusto di studiare, neppure quando avevo la tua et

Il primo aveva 26 anni ed era l'ingegnere Rinaldini, più uomo di scienza che ingegnere; il secondo era il marchese di Acquafredda, di 60 anni e tre o quattro volte milionario. L'ingegnere Rinaldini era destinato a grandi cose, ma nessuno se n'accorgeva, perchè era troppo timido e troppo modesto.

E Barigini per parte sua affascinato da quella che si dovrebbe chiamare sinceramente attrazione delle molecole, si lasciava condurre a confidenze gelosissime, narrava di lotte domestiche fierissime contro uno zio cardinale che lo aveva diseredato in odio alle sue idee, del tradimento di una donna, una cugina contessa di Sinigallia, che aveva preferito sposare un vecchio milionario. La sua vita era la sintesi delle dolorose battaglie e delle sconfitte che aspettano ogni anima che voglia uscire dalla volgarit

Manca di spirito quel milionario osservò Balbek. Io avrei risposto: «L'è fatta, carina. Io sono un cronometro che segna sulla sfera: mille franchi all'ora! Ne volete, cuor mioStando a Parigi disse il Turco io le avrei mandato un laccio sotto forma di un filo di perle, e le avrei scritto: «Vieni a strangolarti, drolesse

Per dare un'idea della tenacia di questo milionario, basti l'aneddoto seguente. Quando fu operata la fusione delle due grandi compagnie or ora nominate, Gould credeva che un suo intimo amico, il generale Eckert, sarebbe stato nominato direttore dell'unione delle compagnie stesse.

Due alte e grosse credenze di legno d'acero artisticamente ed acconciamente scolpite a rappresentare fiorami, frutta e selvaggina si drizzano alle due pareti principali, ed in questo momento in cui stanno aperte lasciano scorgere le porcellane più ricche e i cristalli più tersi, di piatti, bicchieri e bottiglie che possano servire per la sontuosa mensa d'un milionario.

Spiatelo soprattutto, quando deve pronunziare la parola milione o milionario. Egli si esalta, alza il tuono della voce, si gonfia le gote, e quei vocaboli, come gente in festa, ti suonano all'orecchio preceduti da trombe e tamburi e seguiti da una fanfara di punti di esclamazione e di ammirazione.

Da molto tempo, diceva Samuele, non si sono fatti affari come in questi anni.... Tre matrimoni di principi: e in tutti e tre i matrimoni la fidanzata ha ricevuto regali da ogni sovrano.... Ho venduto poi alla nostra Imperatrice una collana, composta di diamanti, cercati a uno a uno, in viaggi che hanno durato tre anni.... Credo non vi sia oggi più bel gioiello.... in Europa.... Da alcuni anni ho venduto milioni di diamanti a famiglie reali.... Oggi sono anch'io un po' milionario.... È una malattia non comune.... e a cui ci si abitua!

Io non voglio sapere, disse a bassa voce, che cosa siano venuti a far qui i miei cari cugini; tu ti stupirai di vederne qui tre riuniti, e io non mi meraviglierei quando ne arrivasse un quarto... Dunque parliamo chiaro: è vero o non è vero che tu sei milionario?... proprio, milionario, è la voce che corre per la citt

Che si che va ad esser contenta quella birbona! disse con un suo grasso riso il milionario, compiacendosi nel mirare quella cascatella d'oro ingemmato. Mi par gi

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