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Aggiornato: 20 giugno 2025
Epistola in versi Voi franco mi garrite, altri mi mormora Dietro le spalle perchè sol di futili Novellette, di ciancie e di bazzecole O di lesti epigrammi io colmo il mignolo Giornaluccio; nè mai d'Europa ai tumidi Fati consento qualche breve pagina, Nè mi invischio gracchiando alla polemica Che oggidì più che mai ferve in Italia Fra chi in alto è salito e chi si arrampica. «Passò quel tempo.» Anch'io nelle effemeridi Da un soldo strimpellai guerra e politica, E logoro il cervello e guasto il fegato Mi ho nel vano armeggío.
Accortamente, ella gli aveva preso l'alliance e l'aveva passata al mignolo della destra. Vedi, Andrea? l'anello tuo io lo porterò qui, sempre, sempre! E l'altro.... Ad un tratto egli l'aveva afferrata per le braccia, stringendo con tutta la sua forza, e mormorando per la concitazione; Togli quell'anello.... o restituisci il mio! Restituiscilo, hai inteso? o ti rompo le braccia!
E pazienza! Ma scommettiamo?... Stassera non m'hai ancora domandato che cosa pensi io.... Io penso che.... dev'essere un maschietto e la sposuccia, col mignolo nella bocchina, sorride da inviziatella, simulando un gran mistero: poi da bambina: Mi porteranno un maschietto, se avranno un po' di giudizio.... perchè lo desideri tu, Gigio, perchè lo desidero io. Capisci.... Capisco benissimo.
Hanno qui un famoso pittore che travia tutti gli altri con l'amore e con la scienza del piccolo. Non c'è che dire, c'est un grand petit peintre. Dei corazzieri lunghi un dito mignolo, un filosofino, un sergentino, un piccolo posto di guardia, una vedetta da guardarsi col microscopio, ecco le tele del signor Meissonier.
Zia Angiolina se ne stava tutta preoccupata, come se si desolasse anche lei pel romanzo della sua immaginazione. Zia, zia, dove metterò i gioielli? Nella cassetta di cuoio nero. Potrò ora portare quanti anelli mi piacciono? Ne avrò all'anulare, al medio, al mignolo; potrò finalmente avere gli orecchini di brillanti. E Cecilia rimase rapita, con una luce negli occhi.
Tutto ciò fu letto come un sonetto, nel tempo che l'Isolina colle manine bianche e piene di diamanti traeva dalla crusca una cordicella nera, grumosa, grossa come il suo dito mignolo, lunga come una vipera comune, che, inorridita, lei lasciò cadere, che parve proprio una biscia morta.
I letti olandesi, parlo di quei degli alberghi, sono ordinariamente corti, larghi, e occupati in buona parte da un grandissimo guanciale pieno di piuma, nel quale s'affonderebbe la testa d'un ciclope; e aggiungo, per dir tutto, che il lume ordinario è una bugia di rame grande come un piatto che potrebbe sostenere una torcia a vento, e regge invece, una candelina corta e sottile come il dito mignolo di una spagnuola.
Guarda, le dicevo, guarda le sue manine, guarda l'unghia del suo dito mignolo, guarda la sua boccuccia, e quel nasino, e quegli occhietti, come è carina!... come dorme tranquilla... senza rimorsi! Mia moglie sorrideva d'un sorriso celeste, se la voleva sempre vicina, se la teneva stretta alla mammella, la guardava teneramente, le scacciava le mosche dal viso, la copriva di baci.
Poi gli tagliarono il naso ed il dito mignolo, e chiesero settantamila ducati, poi, come invece del danaro, vennero i bersaglieri, lo ammazzarono con una pugnalata nello stomaco. Fu allora solo, che la pallida Alfonsina dagli occhi cisposi, si decise a sputare quel po' di sangue roseo che le rimaneva nelle vene e partì un anno dopo di lui.
Allora Nancy avanzò una mano diffidente che suo marito afferrò e strinse tra le sue. Sul dito mignolo di Aldo brillava un anello di brillanti. Egli chinò il lucido capo nero sulla fredda manina di Nancy, e la baciò. Sia ringraziato Iddio! mormorò, e si abbandonò sopra una seggiola. Nancy si domandò confusamente per che cosa egli ringraziasse Iddio.
Parola Del Giorno
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