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Aggiornato: 21 giugno 2025
Il mare, il ribollente mare fingeva il tumulto finale d'un banchetto di giganti, con un cozzar di fragorosi metalli fra immense tovaglie arrossate di sangue, di vini scarlatti, e issate, da enormi guerrieri, su punte di lance in un delirio d'ebbrezza e di canti!
Ora, per mostrare che per essi preciosi metalli non coniati, dati a peso in ragion di fino, sono state e sono date per i loro prezzi monete d'alterati valori, oltra il valore del fino ch'in esse si trova, come di sopra è detto, ciò si può manifestamente vedere nella tavola fatta in essempio sopra le sei sorti di monete a capitolo XXXVII, qual tavola passa in essempio delle monete fatte in molte cittá e province.
E' quali prezzi, ancorché non siano mai stati in uso a detti preciosi metalli con ordine fermo, né in particolare né in universale, né meno apertamente descritti e dimostrati da esso Platone né da' suoi commentatori, è necessario però che si mettino in osservanza per sempre, tanto per li non coniati quanto anco per quelli che saranno posti in zeca, accioché da tutti li zechieri siano per l'avenire compartiti in far monete che siano di giusti e proporzionati dati valori, e di reale corrispondenza nel conteggiarle in ogni sorte di pagamenti, e che non si possano mai piú fondere o guastare per rifarne altre.
Insieme coi presenti del cacìco, Rodrigo di Escobar portava qualche notizia. L’isola si diceva assai ricca, non pure di frutti, di biade, di legname e di spezierie, ma ancora di metalli preziosi. Questi, a dir vero, non abbondavano nella regione su cui comandava il cacìco Guacanagari; ma nell’interno, e dalla parte di levante, era il paese di Cibao, dove ogni ben di Dio si sarebbe ritrovato.
Così l’effigiò, in una lega di metalli nobili, un artefice del quale ignoriamo la patria e il nome.
O meglio producevano, perchè ora tanti forni sono spenti, tante macchine immote, tante officine silenziose. Altre industrie affini a quella del ferro sono sorte per opera d'italiani: fabbriche di mulini, di bilancie, di oggetti d'ogni metallo. L'industria dei metalli è quasi tutta italiana.
Il terzo è il disordine delli variati pesi ed instabili prezzi usati per essi preciosi metalli da una provincia all'altra ed anco da una cittá all'altra. Il quarto è il parlare diverso di diversi luoghi, come a dire, chi a «moneta longa» e chi a «corta», o in altri modi.
Ma perché sappi chi sì ti seconda contra i Sanesi, aguzza ver’ me l’occhio, sì che la faccia mia ben ti risponda: sì vedrai ch’io son l’ombra di Capocchio, che falsai li metalli con l’alchìmia; e te dee ricordar, se ben t’adocchio, com’ io fui di natura buona scimia». Inferno · Canto XXX Nel tempo che Iunone era crucciata per Semelè contra ’l sangue tebano, come mostrò una e altra fïata,
Discorso sopra le dette prove, nel qual anco si mostra qual sia la vera proporzione tra i due preciosi metalli ed il rame.
Onde siamo bensí certi che in quei tempi usava il mondo, almeno nelle parti orientali, la moneta d'oro e d'argento; ma, quanto al rame, io non so se il Davanzati ne possa aver trovato l'uso in moneta, piú antico di questo, presso qualunque autore, onde dir si possa assolutamente dalle genti essere stato il rame prima degli altri metalli in moneta ridotto.
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