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Aggiornato: 2 giugno 2025


Ugo quasi si sgangherò le mascelle. Continuava l'uno: Ed ha di gi

In alto il sole comanda, dirige tutto, meccanico sanguigno dalle roteanti braccia d'oro dirigendo le antenne, le gru e gli elevatori elettrici che viaggiano su ponti di ferro pattinando oleosamente e portando a braccio teso mascelle metalliche ghiotte di carbone.

Ma la commozione che quelle parole suscitavano nei circostanti diede improvvisamente luogo a un altro sentimento, a un sentimento di vera paura, quando il principe, avvicinatosi all'accusatore, col pugno stretto, le mascelle contratte, lo sguardo duro e cattivo, pronunziò: Pazzo, che dici? I due uomini si guardarono.

E quel di mezzo, ch’al petto si mira, è il gran Chirón, il qual nodrì Achille; quell’ altro è Folo, che fu pien d’ira. Dintorno al fosso vanno a mille a mille, saettando qual anima si svelle del sangue più che sua colpa sortille». Noi ci appressammo a quelle fiere isnelle: Chirón prese uno strale, e con la cocca fece la barba in dietro a le mascelle.

Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso.

Dimmi tu se ho torto di sollevare il mio cuore ben alto, al disopra dei profumi opprimenti della carne, al disopra dei ghiacciai della tristezza superba, nei venti! nei venti! fra le tonanti mascelle della folgore!

Lodovico, ritto dietro la seggiola, ne aveva strettamente afferrata la spalliera con una mano; l'altra, con la quale reggeva il cappello, era scossa da un tremito violento. Col viso cadaverico, le mascelle contratte, lo sguardo fiso e ardente, era evidente che faceva uno sforzo straordinario per non tradirsi.

Un urto brusco!... un grande scrollìo di cerniere!... Ah! maledetto guscio di tartaruga! Il mio treno è incatenato! Io ne fuggo fuori rompendo i vetri, come un lupo che scappi abbandonando la coda superflua, (non è forse un oggetto di lusso?) alle mascelle d'una trappola!... Ed entro finalmente nella citt

E come aveva un naso molto lungo e carnoso e singolarmente mobile, e come aveva le mascelle forti, egli nel ridere e nello starnutire pareva una di quelle foche a proboscide, che in conseguenza della pinguedine tremano tutte come una gelatina, secondo narrano i marinai. Anche di quelle foche egli aveva la pigrizia, la lentezza dei movimenti, la ridicolezza delle attitudini, l’amore del sonno.

Fathma e Omar, abbandonati i remi, si slanciarono verso prua in soccorso dei loro disgraziati compagni, ma era troppo tardi. I coccodrilli, spalancate le enormi mascelle, si erano di gi

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dell’esule

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