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Aggiornato: 16 luglio 2025
Chiede animosi petti L'Eroe ch'io canto ed operosi ingegni, A cui pari in virtù fervan gli affetti. E tu che il doppio mare, Coronata sovrana, inclita regni, E fra il riso de l'arte e i fior t'assidi, L'opre gentili e le gagliarde hai care Così, che altera e grande Per quadruple ghirlande, Sorgi su le rovine, e il tempo sfidi.
" scambiate i Gamberi, e ritornate en place," continuò il Grifone. "E poi, capite?" continuò la Falsa-Testuggine, "voi scaraventate i " "I Gamberi!" urlò il Grifone, saltando come un matto. " nel mare con tutta la vostra forza " "Indi nuotate dietro a loro!" strillò il Grifone. "Fate una capriola nel mare!" gridò la Falsa-Testuggine, saltellando mattamente qu
Cristoforo Colombo aveva l’anima oppressa da funesti presagi sul destino della Pinta e della stessa sua nave. Alla punta del giorno, il mare gli offerse un pauroso spettacolo. Non si vedevano tutto intorno che cavalloni inferociti e ruggenti. Della caravella di Martino Alonzo Pinzon non appariva più traccia sull’orizzonte.
Adunque ne l'amore de l'obbedienzia riceve l'anima il merito suo: ine empie il suo vasello in me, mare pacifico.
E la porta scoppiata, vociferante e rossa fumava come la bocca d'un Drago!... Ad un tratto sussulta l'impiantito!... Un sobbalzo e noi strisciamo, tastoni, verso il mare!
«Il gesto non la stupì. La notte era divina, senza vento, tutta costellazioni rutilanti come serti di gemme; Venere, perla miracolosa pendente sulla linea dell'orizzonte, rigava il mare del suo riflesso, quasi liquefacendosi. Sentii gonfiarmi il petto da un desiderio di morte. « Così getterei la vita per voi, mormorai, per vedervi apparire stanotte lassù, in camera mia....
Ondechè venuto a Nisita la notte, e prese in quel mare due galee di Gaeta, Ruggiero armolle per sè, spartiti i prigioni in tutta l'armata, la quale sommò a trentasei galee, oltre i legni sottili. Inviò il catalano Giovanni Alberto con una fusta a riconoscer la flotta di Napoli; e seppene il vero numero, e che tutta la spiaggia luccicava di fuochi e d'armi.
Dischiuso il libro che teneva ancora in mano, la signorina di Charmory vi aveva rifugiato lo sguardo. La precisa sensazione che ella provava in quell'istante, era di naufragare, in un mare tranquillo, sotto un sole ridente, dinnanzi alla riva; ma di naufragare senza speranza di aiuto, sentendo gi
Le barchette vanno e vengono, come i domestici, come le formiche intorno al granaio. Io vorrei dirvi il giuoco dei riflessi del cielo e del mare, le bolle delle aspergini tranquille, gli scherzi dei vermi marini sulla costa, le gradazioni. Ma non posso!
Il placido mare si ripiegava in seno a piccolo golfo che faceva l'isola proprio dirimpetto al palazzo; quel sito era stato fatto lastricare di marmo e presentava ai nostri avventurosi abitatori tutto il comodo di sollazzarsi alla pesca.
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