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Aggiornato: 18 giugno 2025
E' sonno alcuni che tanto sonno dimòni, che, non che essi abbino in reverenzia el sacramento e tengano cara la excellenzia loro nella quale Io gli ho posti per la mia bontá, ma essi, come al tucto fuore della memoria, per l'amore che avaranno posto ad alcune creature, e non potendo avere di loro quello che desiderano, faranno con incantagioni di dimonia e col sacramento che v'è dato in cibo di vita, faranno malie per volere compire i loro miserabili e disonesti pensieri e volontá loro mandarle in effecto.
E intanto la zia mandò Regina a sciacquare il paiolo al torrente, perchè voleva scaldare due mezzine di latte e preparar loro un po' di cena prima di mandarle a dormire. La vecchietta, non più alta dell'usciolino della sua capanna, pareva essa pure un travicello affumicato, stretta come era o indurita ne' suoi vestiti senza pieghe e senza colore.
Lesse attentamente, poi tornò a leggere; infine disse al Salapolli: Bisogna mandarle cinquecento lire. La signorina chiede cinquecento lire? No, non chiede nulla. Ma ha bisogno. Figurati che Etienne, l'ufficiale d'artiglieria col quale viveva, si è bruciato le cervella; e la ragazza è sul lastrico.... Basteranno cento lire, osservò il Salapolli. No. Bisogna mandargliene cinquecento! ordinò Bruno.
Ieri sera ero deciso a mandarle il Tintoretto quel Tintoretto che ho tanto amato! E come mi spaventa il giudizio del mondo! Ah potessi essere egoista e avere i mezzi di esserlo con i fatti! Essere egoista, osceno, pigro, poltrone, ghiotto, e consumare il cervello coi vizî, non coi pensieri nobili Ma che faccio infine? Ho riletto il mio Tintoretto e sono mestissimo! Quante illusioni e quanto amore!
Non viene rispose la sorella di Luise. E soggiunse guardandomi: Ne siamo tutti così desolati! Vidi Luise mandarle un'occhiata di rimprovero. E il vecchio Topler, almeno? riprese l'altra. Ho tanta voglia di udirlo! M'han detto che suona anche col naso e con le ginocchia. Non verr
Tu se' quel dimonio infernale che le inghioctisci con disordinato amore; altro non appetisce la gola tua, e però non ti curi perché 'l dimonio invisibile ne le porti: tu, esso dimonio visibile, ne se' facto istrumento a mandarle a l'inferno.
Mi voltai. Ella stava guardandomi col mento appoggiato alle mani incrociate; era accesa in volto ed aveva gli occhi gonfi. Mi baciai una mano poi vi soffiai sopra per mandarle il bacio. Ella volle sorridermi, ma le lagrime tornarono ad empirle gli occhi. Allora le dissi: Cantate, Fulvia; venite a cantare.
Quelli che trarranno robe dalla Sorìa sieno obbligati a far le tratte particolari, naviglio per naviglio, e mandarle a Venezia segnate dai provveditori al cottimo di Damasco.
Ho deciso finalmente, dopo maturo esame, di attendere il suo ritorno, e di mandarle un bacio appena si presentasse alla finestra. E pensava: se mi render
Quindi, senza aspettare la risposta, di nuovo alla Romea: O'Stiary è stato qui? Sì rispose la donna e mi disse infatti che doveva trovarsi con lei per un certo non so che, e una cosa e un'altra, e che sarebbe tornato fra un'ora. Può stare a momenti. A proposito... debbo mandarle a casa una dozzina di bottiglie di champagne? Balorda, chiaccherina! pensò fra sè Silvestro Bonaventuri.
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