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E al re Cattolico per giunta, non è vero? A quello, poi, con più gusto; quantunque m'abbia fatto tanto buon viso, l'ipocrita. E mi voleva ai suoi servigi, per un quinto viaggio. Ah , sta fresco, se m'aspetta. Non più viaggi, del resto. L'ho detto anche al grand'uomo, che ho seguitato con tanta devozione ad ogni rischio. Signor almirante, non fate, vi prego, più assegnamento su me.

Disse: Prima che 'l ciel torni più fosco, verso un albergo è meglio farsi il calle. Oltra quel monte, s'io lo riconosco, siede un ricco castel giù ne la valle. Tu qui m'aspetta; che dal nudo scoglio certificar con gli occhi me ne voglio. 70 Così dicendo, alla cima superna del solitario monte il destrier caccia, mirando pur s'alcuna via discerna, come lei possa tor da la sua traccia.

Io voglio dondolarti, questa sera, a picco sopra la casa della mia piccola amica che m'aspetta al balcone. Più in alto! Vuoi? Che delizia!... Mi sento, sono come una lingua felice nella freschezza fusa di una pastiglia di menta....

E io: <<Maestro mio, or qui m'aspetta, si ch'io esca d'un dubbio per costui; poi mi farai, quantunque vorrai, fretta>>. Lo duca stette, e io dissi a colui che bestemmiava duramente ancora: <<Qual se' tu che cosi` rampogni altrui?>>. <<Or tu chi se' che vai per l'Antenora, percotendo>>, rispuose, <<altrui le gote, si` che, se fossi vivo, troppo fora?>>.

Che direste se bruscamente attraversassi, in dieci secondi, l'intervallo che mi divide da questo rotondo orizzonte che, secondo i vostri calcoli, m'aspetta soltanto fra un'ora?... Ah! ah! ridete giallo, e sentite tremare sotto i vostri piedi geometrici i piedestalli della vostra potenza millenaria!

Suo padre, Bartolomeo Leoni e non Leonnis ditelo a me faceva il calzolaio, a piazza de' Santi Nazaro e Celso; poi s'è messo a fare il barocciaio e non si sa bene il come il quando, è riuscito a fare un po' di quattrini. To'! le undici e mezzo, e ancora non sono tornati. PITTAFORMI. Le undici e mezzo? Accidempoli, lasciami andare, che c'è un banchiere che m'aspetta per morire.

Non far di queste smorfie.... Non andiamo verso casa, forse? guarda che la gente non s'accorga. Non parlare, rasciuga gli occhi. E lei m'aspetta.... non è vero?... Ma sicuro, non te l'ho detto cento volte? Oh! se non era lei che mi domandava.... , , vien pure con me, sarai contenta poi....

E io: <<Maestro mio, or qui m'aspetta, si ch'io esca d'un dubbio per costui; poi mi farai, quantunque vorrai, fretta>>. Lo duca stette, e io dissi a colui che bestemmiava duramente ancora: <<Qual se' tu che cosi` rampogni altrui?>>. <<Or tu chi se' che vai per l'Antenora, percotendo>>, rispuose, <<altrui le gote, si` che, se fossi vivo, troppo fora?>>.

Andarò a trovar Clemenzia che so che m'aspetta in casa; e con essa disporrò quel che abbi da essere della vita mia. CRIVELLO e FLAMMINIO. CRIVELLO. E, se non è cosí, fatemi impicar per la gola; non tanto tagliar la lingua. Vi dico che gli è cosí. FLAMMINIO. Da quanto in qua? CRIVELLO. Quando voi mi mandasti a cercar di lui. FLAMMINIO. Come andò?

Sultana allor: se la presente sorte, E se 'l risco vicin di maggior pianti A farmi dolce reputar la morte Oggi non fossero, Ebrain, bastanti, Pur la vita troncarmi esser dee forte Questo Re che trafitto emmi davanti, Cui fermamente io so che fui diletta, E che pur con desio seco m'aspetta.