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Aggiornato: 1 ottobre 2025


Tutti sanno che «poesia epica», definendone il senso piú generico e piú filosofico e prescindendo dalle distinzioni de' retori, significa «poesia narrativa»; e i due poemetti di cui trattasi sono narrazioni. E la forma epica è poi mescolata in essi colla forma lirica, attesa la qualitá del metro, che è di versetti lirici rimati e scompartiti in tante strofe.

«Intanto, se questa lettera non è il Waterloo del mio povero amore, seguitiamo ad amarci da lontano. Scriviamoci della lirica epistolare. Ed, imitando quei grossi ragni da giardino di cui avevate tanta paura nelle nostre gite campestri, gettiamo delle fila che forse il vento romper

Strano tipo di donna involontariamente futurista, essa perfeziona e conserva preziosamente il valore eccezionale, tipico della nostra avventura. Vuole che questa rimanga la meravigliosa avventura della sua vita. Io, invece, sono la preda dell'assurdo. Ho trovato in Bianca una bella amante ardente lirica, disinteressatissima, generosa e fugace e mi accanisco a volere trasformarla in una moglie!

E come nella lirica, così nel dramma. La concezione di tutto il lavoro, le passioni, i caratteri, la distribuzione delle scene, il dialogo non escono un istante dalle usate forme teatrali. Non c'è un lontano accenno di tentativo per vincere gli impacci di una delle tante convenzioni che sono gli organi atrofizzati di un organismo vivente e non più necessari alla esistenza: convenzioni che altri combattevano gi

L'ottava non è trattata abbastanza nobilmente, e oscilla fra lo stile elevato e il tono popolare della cronaca; i caratteri sono indefiniti e romantici. Pregevole però, per bellezza lirica, è il canto d'addio di Emellina che flebilmente lamenta la sua sorte dall'alto della sinistra torre.

Nel più bel tempo della nostra letteratura politica, quando la lirica, la drammatica, il romanzo erano avvisaglie, scaramucce, battaglie contro la dominazione straniera e l'influenza clericale, appaiono inattesamente i Promessi Sposi. Il pubblico non si cura dei lombardismi, del concetto di rassegnazione cristiana che i critici vi scoprono; gli basta l'opera d'arte e lascia dire.

³⁶⁰ Meli, Poesie: Lirica, ode XI, p. 38. Gli occhi non sai se più penetranti o voluttuosi della Duchessa di Floridia, Lucia Migliaccio, facevano battere cento cuori e penetravano fino alle midolle del buon Poeta³⁶¹, che nella dolcissima tra le sue dolci odi L’Occhi cantava: ³⁶¹ Palmieri de Miccichè, op. cit., t. I, c.

Ma, benedetto Iddio, questo dovreste saperlo: senza l'amore e senza la donna non esisterebbe romanticismo, positivismo, lirica, epopea, e tutto questo benchè la donna sia un fenomeno triste. Ricordate la conclusione dei Nibelunghi? Nemmeno per sogno. È un'espressione notevole. I Nibelunghi terminano con queste parole: «perchè l'amore porta in fine disgrazia».

E come prestar venustá alla lirica, come vestire di veritá i concetti, di splendore le immagini, senza Minerve, senza Giunoni, senza Mercuri, che pur sentiamo apparire ogni notte, in ogni sogno, ad ogni fedel cristiano? come parlar di guerre senza far sedere Bellona a cassetta d'un qualche coupé, senza metterle in mano la briglia d'un paio di morellotti d'Andaluzia?

I titoli, in rosso messale, spiccano elegantissimi in testa a ogni lirica, e stavo per dire a ogni canto, perchè ognuna di esse è proprio un canto del ciclico poema l'Odissea della donna.

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