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Aggiornato: 18 settembre 2025
che prima salutò la trasformazione della deserta funerea campagna⁵¹³, è uscita or ora dalla bocca d’un giovane innamorato alternandosi con le canzonette Lu Gigghiu, A Dori, Li Piscaturi da una donna del vicino viale. Egli, lo schivo Meli, lieto della scena, ricantando a sua volta le lodi della Flora, esclamer
Anzi!... Francesco Bianca Francesco In fondo, non si tratta che d’aver coraggio.... Bianca Francesco Meno male. Vuol dire che non vi faccio paura. E perchè poi farvi paura? Tanto più che se voi, bella e strana signora, vorrete serbare l’incognito, io, fede di gentiluomo, sarò ben lieto di rispettarlo ciecamente. Bianca Non v’interessa di sapere chi sono io? Francesco
Per quanto scosso e reso bianco come una candela, quando seppe dai telegrammi del cavalier Cresti che sarebbe venuta anche donna Vincenzina, procurò di andarle davanti con un vestito non troppo voyant: un tutto grigio con cravatta mauve gli parve una mezza condoléance, che doveva esprimere e riassumere abbastanza bene il lieto e il triste della situazione.
«E poi che la sua mano alla mia pose Con lieto viso, ond'io mi confortai». Qui assai manifestamente n'ammaestra l'autore con che viso noi dobbiamo mettere, chi ne segue, nelle dubbiose cose; e dice che dee esser con lieto, percioché dal viso lieto del duca prende conforto e sicurtá chi segue, dove, non avendolo lieto, coloro che a lui riguardano assai leggiermente impauriscono e diventano vili: come noi leggiamo le legioni romane, da' contrari auspizi e dal viso di Flaminio consolo turbato, invilite, da Annibale allato al lago Trasimeno essere state sconfitte.
Avete ragione, marchesa, a dirmi ciò; ma ci avreste un gran torto, se voleste farmene una colpa. Amo dire quello che penso, io; ma sono tanto più lieto di poter dire la verit
Un asinello mi aspettava alla porta, ed io partii da Aspra lieto e soddisfatto di aver trovato nei cuori di quella popolazione l'incanto stesso della natura meravigliosa che li circondava. Attraversata una bella regione montuosa, giunsi a Passo Corese, dove presi la posta e feci ritorno a Roma.
Come Aloise di Montalto ai avvicinasse per la prima volta alla bella Ginevra. Appena Aloise comparve sulla soglia, insieme col suo Pilade, il marchese Antoniotto compose il volto al più lieto sorriso che mai padrone di casa consacrasse all'accoglienza di un ospite ragguardevole, e si affrettò a muovergli incontro e a prenderlo per mano con affettuosa sollecitudine.
Ed egli così all’albeggiare giunse alla foce; e sopra un tronco tutto ancora lieto di fogliame navigò pe ’l mare, fino ad un’isola dove i naturali erano uomini pieni di tumori e di gozzi, coperti di pelle squamosa, infetti d’una serpigine biancastra e d’una sorta d’elefanzía.
FULVIA sola. Travaglio è certo stato per me in questo giorno; ma ringrazio il cielo che di tutti li accidenti felicemente uscita sono. E il fine del periculo presente mi porta incredibile iocunditá; perché, non pur ha salvato l'onore a me e la vita a Lidio, ma sará cagione che con lui potrò essere piú spesso e piú facilmente. Chi ora è di me piú lieto non deve esser mortale.
Eccezione ammirevole le donne colte, e perchè tali, lodate da colti uomini. Lieto ricordo è nelle scienze morali la Principessa di Campofranco, sulla quale non ebbero mai presa le lodi smaccate degli adoratori. Valente era, ma non quanto i contemporanei, perchè donna, nobile e ricca, la proclamarono. Il turbinio della Corte di Napoli la condusse fuori del campo delle lettere.
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