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Aggiornato: 6 maggio 2025


È tempo, diceva, proseguendo in mezzo al silenzio degli altri un lungo discorso, è tempo ormai che vi laviate da questa macchia, o Romani. L'Italia segue con occhio intento i suoi figli, che mossero per liberarvi a prezzo del loro sangue. E guarda voi pure, e dice, , fratelli, ve lo dice colla mia bocca: E Roma, che fa, che non risponde all'appello? Sarebbe vero ch'essa ami le sue catene? Sar

Ho preso l'abitudine di lavorare con voi. Se mi mancate, l'universo svanisce, le cose non hanno più voce colore e non mi confidano più nulla. Come si fa? Avrei trovato un luogo così bello! Sull'altra sponda del lago! Un recesso patetico e solenne. Non me ne parlate. Possibile che non vi riesca di liberarvi un momento? Vorrei che lo vedeste. Dov'è? Ah, no. Vi ci voglio condurre io.

Riveriti signori, con tutto quel che segue, sapete a memoria un bel verso; per fare il paio, imparate quest'altro: «Chassez le naturel, il revient au galopIl che significa in lingua nostra, che avrete un bel liberarvi dai Greci e dai Romani; li caccerete dalla porta, rientreranno dalla finestra, o dal tetto. Non c'è natura, bellezza, ove non sia traccia di loro; l'espressione del bello eterno, venendo a noi, è passata per essi; ne fa fede la storia della civilt

Sei stato proprio buono a venirci fare una visita in questo deserto! disse Alberto. Una visita! rispose Emilio con allegra baldanza. Ah, credete di liberarvi di me come di una visita? Sapete una cosa? Partiti voi, mi sono accorto che era un'uggia insoffribile il rimanere in citt

Il visconte, immobile come un paracarro, guardava e taceva. Ma poichè la contessa gli ebbe narrati i particolari della disavventura che l'aveva tratta al mal partito, Signora! esclamò egli coll'accento vibrato dei suoi impulsi generosi: io mi terrei il più sciagurato, il più vile dei mascalzoni se un pensiero che non fosse quello di compiere ogni maggior sacrificio per liberarvi dalla vostra falsa posizione, potesse formarsi nella mia mente. A me pare che la vostra necessit

Non temete, disse allora Giano avanzandosi, io ho giurato alla signora principessa di liberarvi dalla prigione, e se l'altra volta non giunsi a trarvi a salvamento, spero questa volta coll'ajuto del Signore di riuscirvi.

LIDIA. Come può amarmi se sa ch'io amo altrui? AMASIO. È tanto l'amor sviscerato che vi porta che, sapendo che voi non siate vostra ma d'altri, non lascia far cosa per liberarvi dall'amor di questo ingrato di Cintio. LIDIA. Come sapete voi che m'ami? AMASIO. Ragionamo spesso de' vostri amori. LIDIA. L'ho veduto io mai? AMASIO. Come avete veduto me. LIDIA. Ha ragionato meco mai?

AMASIO. Non è peggior cosa al mondo, vita mia, che pascere il desiderio di speranze vane e di vani consigli; però vi dico alla libera che la piú lodevole cosa che potesse mai fare saria liberarvi da cosí fatto pensiero e far una ferma deliberazione di lasciar d'amarlo; e sará meglio sentir una morte in lasciarlo che patirne ben mille il giorno per seguitarlo.

Parola Del Giorno

imbrattato

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