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Aggiornato: 8 maggio 2025


Era costui un bel ragazzo laureato di fresco, sempre inappuntabile nelle sue camicie, come di rado sono i signori medici. Mezzo letterato, mezzo artista, amico dei giornalisti, quasi sempre innamorato d'una qualche contessa tisica, cercava tutte le occasioni per mettersi in vista. Quale occasione migliore d'un duello, che avrebbe fatto le spese dei discorsi di tutta la citt

Non discesi mai al disotto di 94%, e in un anno arrivai a 98%. Laureato ingegnere nei primi di settembre 1882, agli ultimi dello stesso mese fui assunto dal professore Colombo come ingegnere dell'allora Sindacato per l'applicazione dei brevetti Edison: e presso la Societ

Infine, che cos'è che si pretende da me? Sono un uomo di vaglia. Come lo sanno? da che lo argomentano? Sono stato navigatore e soldato per passatempo, come prima ero stato scolaro a Pavia, e laureato in medicina e filosofia. Quel che sono mi son fatto da me, e me lo spendo a mio modo. Vengo meno con ciò agli obblighi del mio sangue? No.

Appena laureato con grandissimo onore aveva subito ottenuto un posto di ingegnere tecnico nella R. Marina, ed era incaricato dello studio delle materie esplosive. Aveva l'ingegno inventivo e fin dai primi mesi aveva scoperto cose nuove e intraveduto tutta una rivoluzione nel congegno delle torpedini e dei siluri. Non si era affrettato però a vantarsi, a pubblicare i suoi risultati.

TOMASO PITTAFORMI: laureato in medicina, chirurgia, briscola e scopa, calzoni gialli, soprabito nero, coscienza analoga, cravatta azzurra, occhiali verdognoli, naso violaceo; gesto vibrato, secco; parola umida, per ortografia di sputi, a getto circolare e continuo.

Non si ha alcuna biografia dell'Armaroli, del quale ho potuto raccogliere che nacque in Macerata il 4 gennaio 1766 di famiglia patrizia, fece buoni studi di lettere in patria e fu laureato in giurisprudenza: entrato nella magistratura pontificia, era presidente del tribunale di Macerata allorché poco dopo l'unione delle Marche al Regno italico, fu con decreto del 5 luglio 1808 nominato presidente della Corte di giustizia in Fermo.

Abita colassù, cioè, dico male, abitava nel gennaio 1857 il protagonista del mio racconto, uomo sui trentaquattro, laureato in leggi, scapolo, non brutto, antipatico, e con ventimila lire d'entrata.

È uno studente laureato da poco in giurisprudenza e che aspira a entrare nell'insegnamento.... Bravo e buono... Si getterebbe nel fuoco per mio marito... Lo vedrai... un tipo unico... Pare un bimbo. E seguitò lo zio il pianoforte non lo apri mai? Dov'è? È di l

Ufficialmente i due giovani non erano ancora fidanzati. Lucilla aveva appena compiuto i sedici anni; Roberto, come sappiamo, ne aveva soltanto ventidue. Egli s'era laureato da pochi mesi al Politecnico e suo padre aveva deciso di mandarlo a fare un viaggio d'istruzione in Francia, in Belgio e in Inghilterra prima di cercargli una posizione. Dopo questo viaggio, sarebbe avvenuta per parte degli Arconti la domanda formale di matrimonio. Intanto Roberto e Lucilla avevano una certa libert

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