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Aggiornato: 2 luglio 2025


«Pannini tornò al suo posto pallido e mordendosi le labbra. « Biale me la pagher

Erano con lui nel Consiglio, agricoltori, Giulio Citrullo della pianura e Achille di Russo dei colli; e il vecchio, mentre ascoltava, volgevasi di tratto in tratto a quei due con cenni delle palpebre e delle labbra come per avvertirli dell’inganno ch’egli credeva si celasse nelle parole dei consiglieri signori e del sindaco.

Su, su, Don Luigi vi vuol vedere. E, mettendo un dito sulle labbra coll'aria di un cospiratore, mi sussurrò all'orecchio: Sono gli orfanelli della povera Gina; non sanno che la sia morta; ci penser

Io non so, Aloise, se tu abbia mai considerato quel naso di purissima forma greca, le grandi sopracciglia, e quei candidi denti e le labbra che paiono di corallo tenero....

Ma vedere certe bizzarrie e cucirsi le labbra era davvero un po' troppo! La buona donnetta non poteva darsi requie e andando e venendo per la sua cucina non riusciva a mettere nelle sue faccenduole la solita meticolosa diligenza.

Allorchè dopo l'undecima recita ella gli concesse finalmente di vederla, egli entrò nel camerino, pallido, con le labbra tremanti. Senza una parola di saluto, senza rispondere al sorriso di lei, si lasciò cadere su una seggiola e nascose il volto tra le mani. E ciò fece ridere Marietta. Ma Nunziata Villari non rise.

Quando bene potei osservare le sue labbra, il suo riso, i denti limpidi, gli occhi fatti a mandorla, più non mi rimase alcun dubbio: quella era Pastora Imperio.

Un giorno, molto lontano, quando mi parlò la prima volta della sua vita di scapolo, le parole erano così sdegnose sulle sue labbra! E la certezza d'essersi finalmente sottratto all'errore, alla colpa, gli dava tanto conforto!...

Alle inattese parole e al soffio infuocato delle labbra di Giacomo, la Gilda trasaltò e volse su lui uno sguardo smarrito. Amarci tra noi, ! ripetè il Bardineto. Non siamo noi quanto loro? In che sei tu men bella di lei? E in che son io da meno di uno sposo che ella conosce a mala pena per nome? Io e tu, fanciulla, siam nati in umile stato; è questa l'unica differenza tra essi e noi.

In quell'istante Fathma emise un profondo sospiro e si scosse. Abd-el-Kerim se la strinse teneramente al petto. Fathma! Fathma! ripetè egli. L'almea aprì gli occhi, li chiuse, poi tornò a riaprirli. Un grido inesprimibile le uscì dalle labbra. Abd-el-Kerim!... Si raddrizzò, gettò le braccia attorno al collo del fidanzato e scoppiò in singhiozzi. Dio!... Dio!... balbettò ella, fa che io non sogni!

Parola Del Giorno

serafica

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