United States or Nepal ? Vote for the TOP Country of the Week !


Conciosiacosaché esse vengano con diletto della sensualitá, e, quel passato, quasi state non fossero, leggiermente in dimenticanza si mettono. La quarta cosa, la qual propuosi da essere da investigare, fu qual cosa potesse esser quella che l'autor movesse a ravvedersi che esso avesse la diritta via smarrita.

E, oltre a ciò, Cristo non dee mai piú nascere, dove l'autor dice che questo veltro dee nascere.

L'ottava cosa dissi era da vedere quello che l'autor vuol intendere per lo sole che sopra il monte vide e per lo monte.

E dividesi questa parte in sette: percioché nella prima l'autor pone molti dolorosamente dolersi; nella seconda gli dichiara Virgilio chi questi sieno che cosí si dolgono; nella terza discrive l'autore la pena dalla quale questi son tormentati; nella quarta dice l'autore aver vedute molte anime correre ad un fiume; nella quinta dice essere a questo fiume pervenuto, e non averlo voluto passare dall'altra parte un nocchiere, che tutti gli altri in una sua barca passava; nella sesta gli apre Virgilio perché Carón non l'ha voluto passare; nella settima ed ultima mostra l'autore , per un tremor della terra e poi da un baleno, essere stato vinto e caduto.

«Mentre ch'io rovinava in basso loco». Qui dissi si cominciava la seconda parte di questo canto, nella quale l'autor dimostra il soccorso venutogli ad aiutarlo uscire di quella valle.

Ogni giorno si confessa; Se ogni notte la contessa Non facesse un po' all'amore.... Che direbbe al confessore? L'autor del Rigoletto, scrivendo ad un amico, Disse: è ben che i maestri ritornino all'antico. Certi nuovi spartiti, che infatti hanno un tal merito, Non vedran l'avvenire, vedran bensì il preterito.

La nona cosa, la qual dissi considerar si volea, era quello che l'autor sentisse per la considerazione avuta, poi che alquanto la paura gli cessò; e appare per le sue parole essere stata del pericolo, nel quale si vedeva essere stato la passata notte: per la quale dobbiamo intendere il primiero atto dell'animo di colui che la passata miseria della sua vita comincia a cognoscere.

Son tre superbi e potenti signori c'han de la vita nostra in mano il freno e la governan come piace a loro. E perché spesso, anzi il piú de le volte, non giustamente in noi s'incrudeliscono, onde ci vien disnor, disagi e morti, l'autor di questa, che vorria mostrarvi la natura di loro, i loro effetti, li finge in tre persone che di pari contendeno ad un fine; e cosí volse chiamarla I tre tiranni.

Col quale remo l'autor dice questo dimonio battere l'anime, le quali s'adagiano nella sua nave, intendendo per questo la sollecitudine di coloro li quali all'acquisto delle cose temporali son tutti dati; percioché questa sollecitudine, dalla varietá del tempo e dalla qualitá delle cose imprese stimolata, non lascia alcun cupido sentire alcun riposo, ma igualmente il e la notte o in pensieri o in opera gli tiene occupati, e sempre con nuove dimostrazioni a varie operazioni gli sospigne, molesta e affligge, in guisa che, non che riposo prendere possano, ma elle non lasciano altrui avere spazio di respirare.

E perciò, se ben guarderemo, se il disiderio del peccatore è di salvarsi, esser la grazia salvificante causativa di quelle nostre operazioni, le quali a salute ci possan perducere; e di queste nostre operazioni conviene che sia dimostratrice e ordinatrice la ragione: e però la ragione è la prima cosa causata dalla grazia salvificante, la quale l'autor mostra in persona di Beatrice venire a muover Virgilio.