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Aggiornato: 12 giugno 2025


Se l'aspettava e non se l'aspettava; ma da quel fino dissimulatore che egli era, non fece segno di essere scontento; anzi, gli fu incontro colle braccia aperte, come chi accoglie un amico desiderato. «Fedele cominciò don Marco fummo amici da giovani. «Amiconi, diascolo! In che ti posso servire?... «In una cosa...; dimmi, in casa tua siete tutti felici? «Felici!

All'indomani, poco prima della partenza della signorina, c'era nel cortile una brigatella che l'aspettava per augurarle il buon viaggio. La carrozza che doveva condurla alla stazione, con Prospero e con la miss, era gi

Venti minuti dopo, giungeva al villaggio d'Imazoff, dove Maud l'aspettava nella berlina. Quando ella vide arrivar suo marito, il sembiante stravolto, lo sguardo feroce, gli occhi fuori dell'orbita, tremante di tutte le membra, comprese che un avvenimento tragico erasi compiuto, e svenne.

A pochi passi dal paese l'aspettava un contadino con la cavalla, vi saltò sopra, e via di galoppo.

All'annunzio dell'approssimarsi di Garibaldi, soldati ed abitanti colti da timore avevano sloggiato. Non fu toccata in quel paese la più piccola cosa. Le truppe si coricarono sulla piazza, tranquille, senza tentare di rompere un'imposta e vi passarono la notte. Garibaldi, saputo che un corpo di Svizzeri l'aspettava a San Germano ordinò al mattino di riprendere la marcia.

Un giorno ella capitò all'Aiga col volto acceso e gli occhi rossi. Maurizio non l'aspettava ancora, ed era lassù al dolce nido per la sua prudente consuetudine di andar sempre al ritrovo due o tre ore prima del tempo. E dell'ora insolita e della strana animazione del volto di lei, Maurizio si maravigliò grandemente. Ti dispiaccio forse? diss'ella.

E lasciò sventolare nella quieta aria notturna il lieve velo diafano che portava al collo. Poi la baciò e scese da suo marito che l'aspettava brontolando. Quando furono a letto, Carlo disse: Sono seccato! Clarissa, che non voleva informazioni a questo riguardo, continuò a leggere il suo libro di Mirbeau, particolarmente nauseabondo e affascinante.

Non era più giovane, il tenente Parodi, e aveva disegnato, appena fosse finita quella campagna, di prendere la sua giubilazione. Si sapeva nel reggimento che una brava donnina l'aspettava, per dargli la mano di sposa. Povero tenente Parodi! Ma non era nulla, per fortuna; un urto dell'aria, uno stordimento momentaneo, da cui il tenente si riebbe subito. Diavolo! esclamò egli, rialzandosi.

Quasi nel medesimo tempo uscì a dirgli: entrasse tosto, che il signore l'aspettava.

Al suo castello però ella credeva essere più libera; pensava che il duca si accontentasse, per osservarla, delle lunghe visite, che le faceva sempre quando meno l'aspettava, e ad ore diverse. Per questo non aveva temuto dare al cavaliere di Malta un abboccamento appena giunta al castello, la sera, in cui gli aveva affidato quella missione, che si conosce.

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