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Vasco di Gama ha costeggiato tutta l'Africa meridionale, dieci anni dopo che Bartolomeo Diaz ne aveva costeggiato un terzo da ponente fino al capo Tormentoso, settecent'anni dopo che gli Arabi ne avean costeggiato un altro terzo da Levante, fino al capo Guardafui, e Dio sa quanto più oltre; cosicchè non si trattava più d'altro che di collegare i due punti, colmando l'intervallo; e questa colmata chiamiamola pure scoperta, perchè infine non mancò l'ardimento al Gama, come al Diaz non era mancato l'ingegno.

Il fatto è che anche oggidì traspare che appartengono a razza distinta, formano un tipo speciale che per colorito e per lineamenti si stacca da qualunque altro delle tante famiglie che popolano l'Africa, e certo ricordano nei tratti, e qualche volta nel costumi, alcuni dei profili che si vedono incisi nei monumenti dell'antico Egitto.

Erano l'Africa selvaggia, nuda e nera nel sole, che sitibonda di sangue uccide quando perde, uccide quando trionfa, perchè la morte è il suo solo pensiero e la sua unica sensazione. Il suo ruggito, circondandovi, era come quello de' suoi leoni, quando sentendosi sicuri della preda drizzano la bruna criniera coll'occhio metallico scintillante al raggio del sole. Bisognava morire!

In un interessante suo libro, disse un amico mio, che il più bel giorno di un viaggio è quello della partenza: a me spiace d'essere in questo di parere diametralmente opposto al suo, trovando che lo è invece quello del ritorno: e la miglior conferma la trovo in questo, che specialmente trattandosi di viaggi lunghi e avventurosi, il giorno della partenza si vedono lagrime sugli occhi di chi se ne va e di chi resta, al giorno del ritorno è spontaneo il sorriso della consolazione sulle labbra di chi torna e di chi aspetta: da questo lato durante l'assenza hanno sofferto tutti: eppure sapendo di soffrire e di far soffrire, si parte; e qui il dovere imporrebbe che chi si rese colpevole se ne giustifichi dando ragione del suo operare, ma a questo non mi resta che domandare che mi si dica cos'è il fascino, ed ancor io allora, lo spero, sarò perdonato. Una naturale inclinazione mi porta a leggere libri di viaggi: fra tutti, le avventure di chi toccò l'Africa sono quelle che maggiormente mi divertono, mi esaltano, mi interessano, mi fanno nascere il desiderio d'esserne non solo giudice, ma attore: sento che è, e sar

Per lui, Porto Empedocle, Gibilterra, l'Africa, la China dov'era stato, la luna se ce l'avessero portato, erano la stessissima cosa. Che ne dici di questa vita? gli domandò il comandante, mentre l'aiutava a vestirsi. Che vuol che ne dica? rispose. Oh bella! Il viaggio, il paese nuovo, tutto questo trambusto, non t'ha fatto nessuna impressione?

L'Africa antica incatenava le proprie legioni per impedire loro di fuggire: l'Africa moderna, ancora uguale all'antica, vedrebbe un manipolo più compatto che se stretto di catene resisterle tre ore e cadere simultaneamente conservando nella morte l'allineamento della battaglia, simbolo dell'ordine superiore della loro vita. Questo eroismo non aveva uguale e non poteva averlo come inizio di epoca nuova. Leonida difendendo le Termopili non ebbe che l'eroismo della passione; i Maccabei non superarono Leonida, i Fabii non sorpassarono i Maccabei. In tutti gli eroismi immortalati dalle cronache o consacrati dai poemi la passione è l'anima quando la disperazione non è tutta la forza; nei cinquecento di Dogali l'immobilit

Poi il movimento italico s'arresta, mentre l'Europa prosegue. Inglesi, portoghesi, francesi passano pel solco segnato dagl'italiani; gli ultimi barbareschi sono distrutti, la tratta degli schiavi negata: il segreto del Nilo è rivelato, i viaggiatori s'incrociano nei deserti e si salutano con un grido di trionfo; prima di morire, l'uno affida all'altro le proprie scoperte. L'Africa è vinta, l'Europa ne ha la carta. Conoscere il campo del nemico non è gi

Bisogna che la Primavera scoppi nel pianoforte. Mi sento nel sangue, e anche voi, cari mutilati, vi sentite nel sangue una Primavera diabolica, mille primavere equatoriali. L'Africa mi divampa nelle gote e arroventa il mio mento! Se non fosse d'argento sarebbe gi