Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 22 giugno 2025
Il conte Alessandro, steso per un divano, leggeva il Débats, aspettando Ivan, il principe stesso, i testimoni di lui, perfino il diavolo, anzi che la principessa.
Ivan, che aveva l'attaccamento il più vivo per Maud, dopo aver compiuto la commissione del suo padrone, le era caduto a ginocchio ai piedi, e baciandole la mano, con un intenerimento profondo aveva soggiunto: Voi mi perdonerete, padrona: io debbo obbedire. Poi soffocato dai singhiozzi, si era precipitato fuori della camera.
Leggeano in quei siccome entro alle mura delle vergini sacre ivan gli amanti, come fuggían da quelle alla ventura le donzelle ivi poste, andando erranti. E vestite come uomo, alla sicura dormian co' maschi del fatto ignoranti, e il loro imbroglio al terminar de' mesi. ed altri casi all'uso de' francesi.
Tu provi i miei dolori. Tu comprendi le mie sofferenze. Tu indovini i miei pensieri. Tu udisti come me ciò che occorse nel boudoir di mia moglie, mentre io mi torceva negli artigli del male, Ivan, io mi batto domani con mio fratello... Se io muoio... ella non deve vivere. Padrone, codesto duello è desso inevitabile? Inevitabile! Noi non possiamo più vivere insieme in questo mondo.
Della religione il zelo santo, per cui la vita a rischio posta aviéno, era scemato e raffreddato tanto che parea non ne avessino piú in seno. Ne' dí di festa alla messa soltanto ivan con rabbia o sonnolenti almeno, e sol per uso o per veder la dama ed attillati per acquistar fama.
Ivan rinnovò la medesima preghiera, e le disse che quando gli sarebbe sembrato che il momento fosse opportuno, sarebbe venuto ad annunziarglielo. Passarono infatti cinque giorni.
La sua cameriera ed il suo intendente inglese l'accompagnerebbero. Ivan resterebbe presso di lei, fino a che il principe non li avesse raggiunti al villaggio d'Imazoff, a quattro leghe dal castello. Ivan gli disse il principe con te io non ò, fortunatamente, bisogno di parafrasi per spiegarmi, nè di rettorica per persuadere. Da quindici anni da che vivi meco, ti sei identificato alla mia persona.
Non una parola si erano detto nella briska. Spuntando sullo sboscato, scorsero Ivan che vi spuntava da un altro viale, galoppando a briglia sciolta. Alessandro sospirò. Pietro fece un ghigno di sprezzo.
Poco dopo usciva Ivan, conducendo due cavalli sellati, carichi di un fascio avvilupato in una coverta da viaggio. Tutte le disposizioni erano state prese dal principe. Giunta ad un certo punto della foresta, la vettura si fermò, ed i due fratelli discesero. Aspettate qui disse Alessandro al lacchè. Ed andò a raggiungere il principe che precedettelo a piedi. Essi non scambiarono una parola.
Ivan si tacque. Alessandro riflettè, poi soggiunse: Cotest'ordine riguarda me solo? Gli è per tutti, padrone. Anche per sua moglie? Padrone, sì. Ma egli non è ammalato, m'immagino, Ivan? Ivan non rispose. Alessandro riflettè, poi domandò: Posso tornare più tardi? Forse, padrone. Ma gli è meglio che non rivenghiate. Che cosa è codesto mistero? Ivan tacque.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca