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Aggiornato: 2 giugno 2025
Gherardo Ismera. Come rimpiango il vostro sorriso d’allora! Non era crocifisso. Basta, via. Datemi le mani, perché io vi esorcizzi. Mortella. Nella mia imaginazione ho troncate le vostre e le ho conservate in fondo a uno specchio come nel ghiaccio. Gherardo Ismera. So anche quest’altra storia. Mortella.
Gherardo Ismera. Che gioverebbe mentire? E che potrebbe ormai avvenirmi, che gi
Ah, vedo: Mortella v’ha un po’ sbigottito con le sue evocazioni funebri... Davvero è possibile che sentiate farsi più grave quel certo peso di cui ella vi carica? Gherardo Ismera. È possibile, signora. Giana. Che dite mai? Gherardo Ismera.
Mortella. Non meno vile, avete preferito di scrollarmi e di torcermi i polsi. Gherardo Ismera. Ho sperato di sopraffarvi, di piegarvi, e di salvare ancóra il mio segreto dalla profanazione. Mortella. Dalla profanazione? Gherardo Ismera.
L’aprirò. Gherardo Ismera. Non basta. Solo potrebbe leggervi chi avesse veramente toccato il fondo della colpa e del dolore, l’apice della volont
Sono il padrone della mia vita e della mia morte. Mortella. Badate. Nessuno è padrone della sua vita e della sua morte. Gherardo Ismera. Che mi vale la vita? e che la morte? O povera! E che cosa mai potr
Non c’è nessuno qui, davanti, a cui dobbiate conservare l’attitudine crudele che, per un pervertimento non del tutto nuovo, avete imposta a voi stessa. Non vi ostinate a falsare la vostra anima, che era tanto sincera. Consideratemi come un medico sagace e tuttavia come un amico affettuoso. Siamo soli, siamo noi due soli. Mortella. Credete che siamo noi due soli? Gherardo Ismera. Sembra. Mortella.
L’avete ucciso! Gherardo Ismera, l’avete ucciso. Fuori di sé, tutto bianco e tremante, egli si scaglia contro l’accusatrice, l’afferra pei polsi e la scrolla brutalmente. Gherardo Ismera.
Non gli credere. Sono riposata. Ho dormito. Sto meglio. Non ho più febbre. Bisogna troncare gli indugi. Giana dice che la vita precipita. Il fratello ha uno scatto d’insofferenza. Bandino. Bene, bene. Sia. Così non si può più vivere. Mortella. Il signor Ismera è l
E sia! il mio coraggio può guardare la sua azione, senza vacillare e senza impallidire. Mortella. Di più, non avreste potuto, non potreste. Gherardo Ismera.
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