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Aggiornato: 1 giugno 2025


Ehi, biondina! disse il birro con malizia ironica e con un piglio che non ammetteva repliche non sono qui per far la celia!... O rispondi alle mie domande, o fra dieci minuti ti sbatacchio davanti al Commissario. La mezzana rabbrividì. Ma io sono qui al vostro comando, Lucertolo, rispose balbettando. Capisco!.... Ti devo dunque dire che la polizia ha ricevuto molti rapporti contro di te.

Così dicendo, pose in mano a Giano una borsa di danaro. Egli s'inchinò, e partì. La persona che sopraggiungeva nel salotto era il principe Rizzi. S'incontrò sulla soglia con Giano, e scambiò con esso uno sguardo d'intelligenza, poi si avanzò verso la moglie. Essa era raggiante di gioia. Principessa!... diss'egli salutandola con ironica cerimonia. Voi, signore! Vi trovo assai lieta.

E fra antichi e moderni, quando gli accadeva di frammettersi alla conversazione con quella sua voce di duplice timbro, un poco ironica, stabiliva confronti di un’acutezza che sorprendeva. Non eran che scorci, illuminati da brevi lampi; ma rivelavano un mondo interiore di solida opulenza. Esistevano in lui, senza dubbio, i più aristocratici elementi di un critico e di uno scrittore di razza.

Ti sorprende forse? chiese Abd-el-Kerim, con un tono di voce sotto il quale sentivasi una leggiera vibrazione ironica. E sfido io! Fathma, non è un'almea comune. E nondimeno s'abbandonò fra le tue braccia. Ah! Abd-el-Kerim tu sei fortunato. Perchè? Avrei pagato mille piastre per sentirmela pur io adagiata sulle mie ginocchia, colla sua testolina appoggiata sul mio petto. Sei pazzo, Notis.

Ma anzichè udirmi rispondere qualche dolce parola, sentii una mano irritata strapparmi la tazza di thè, gettarmi fuori dalla pagoda, ed una voce ironica, senza note di petto, dirmi all'orecchio: Destatevi. Come siete brutto quando dormite! Apersi gli occhi trasognato. Avevo dormito come uno sciocco nella famosa poltrona di Fulvia. E quel ch'è peggio avevo dormito brutto.

Le parve di scorger l'ombra di un sospetto sulla fronte di suo marito, e riprese ironica: Oh non aver paura... Non è quello che credi... Non ci son di questi pericoli per te per me... Noi viviamo fuori della vita... Non siamo della pasta di mio zio Gustavo, noi; siamo gente seria.... Ma le infrazioni al dovere sono di tante specie!... E se ho potuto trascurare un giorno, un ora la mia figliuola per correr dietro a qualche ubbìa, ah, te lo giuro, mi son procurata uno di quei rimorsi che bastano ad avvelenar l'esistenza... Perchè questo è il dovere; quando si ha una creatura innocente che non ci ha domandato di nascere, il dovere è di metterla in cima dei propri pensieri; quando si ha una famiglia che ci siamo fatta spontaneamente, usando del nostro libero arbitrio, il dovere è di occuparcene, di non sacrificarla alle nostre ambizioni, alle nostre vanit

Sciocchezze! disse sorridendo, tra ironica e sdegnosa, la principessa. Ma chi sa.... forse avete ragione! aggiunse maliziosa. Mi dorr

E quali? mio signor principe, se tuttavolta degnate comunicarle chiese la principessa, ammiccando di un'aria ironica. Primo, di sgabellarmi del mio istitutore, e di viaggiare accompagnato da un solo cameriere. Benissimo. Quel povero padre Toufferel v'imbarazza dunque, o non sa egli abbastanza? Sa anzi troppo. Però, io non voglio più gesuiti intorno a me. E secondo?

Io?... nulla; ma credevo, temevo che... che tu... Credevi... temevi... per il , o per il no?... e il duca Prospero disse queste semplici parole sorridendo bonariamente; ma le accompagnò con un accento singolarissimo e con una finezza così ironica che volevano alludere segnatamente al di lei amore per Giorgio, ch'ella tanti anni prima gli aveva confessato.

Dovere? mormorò con ironica meraviglia non storpiamo i nomi più sacri. Il mio posto... E nell'assurdo. No, Cresti: nella sincerit

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