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Aggiornato: 19 giugno 2025
Pietro, che si era addormentato verso l'imbrunire, si svegliò molto tardi. C'era il dottore, ritto in piedi, accanto al letto, c'era la padrona che gli faceva lume, ma Evelina non c'era più. Era tornata a casa sua. Ormai il malato non aveva più bisogno di un'assistenza continua: la padrona, che dormiva lì vicino, sarebbe accorsa, qualora avesse chiamato o l'avesse sentito inquieto.
Con quest'altra spina nel cuore, il povero Aloise divenne più inquieto, più uggioso che mai. La credenza intanto s'era spopolata delle dame, e il Montalto ricondusse fuori la marchesa Maddalena. Si stava per cominciare la mazurka, che ella aveva promessa al piccolo Riario. Ma il nostro vagheggino non si vedeva, e la mazurka cominciò senza ch'egli fosse venuto a cercare d'ella signora.
Quindi una speranza insensata di poter cedere all'amore per impedirle di morire, gli si levava raggiando dal cuore: perchè dinanzi al mistero della passione anche questa volta la ragione non si ritirerebbe ammutolita? Ma il dottore inquieto si disponeva gi
Il Casalbara, inquieto, intimorito, si abbandonò come un fanciullo che non sa vivere e come un vecchio che non sa morire, si abbandonò interamente nelle mani del dottor Foresti, che adesso veniva a Casalbara quasi ogni giorno, e della signora Laner che riceveva tutte le lettere, tutti i giornali, che vedeva tutto, che sapeva tutto, che si rendeva necessaria al duca Giovanni, com'era diventata necessaria a Nora.... e che continuava a metter via e a mandar roba a Milano.
Ad un certo punto vide il cane inquieto, far dei moti strani, e scorse le traccie d'una valanga, che dovea esser caduta di recente. Cerca, cerca, disse al cane.
Mio Dio! che vuoto! Non sono stato ad alcun veglione; eppure oggi io mi sento tanto triste, e inquieto e svogliato, come se fossi stato a sciupare la mia notte.... Mi conforta il pensiero che Ella legger
Il maestro inquieto sulla sorte di Metilde si alzò molto per tempo e corse alla villa per sapere se c’era qualche notizia. Nessuno aveva udito parlare di nulla. Il maestro confidò a Pasquale l’arrivo di Silvio, e lo pregò che alla prima notizia gli mandasse un pronto avviso, e che intanto gli portasse il baule, affinchè il suo ospite potesse cambiarsi.
Non rispose, ma pensò tutto inquieto mentre la testa gli girava: O che ci sarebbero anche i carabinieri, adesso? L'orologio di pap
"Ahi! Ahi!" Il duca era di nuovo inquieto, ma il piedino, il caro piedino, tornò a premere il suo, e il duca si trovò sul piatto una mandorla verde ch'era stata sbucciata e spellata dalle ditine rosee, trasparenti della fanciulla. "Stella! Stella! Che stella!" La Gioconda aprì l'uscio senza far rumore: Il caffè è pronto nel salottino.
Don Giuseppe, che aveva notato tutto ciò, cominciava ad essere inquieto a proposito della vocazione di Pierino; ma amante della santa pace, teneva i dubbi e le osservazioni per sè. È un buon ragazzo, pensava, ma forse è troppo vivo. Quando gli parlo, sta attento, con rispetto, con sommissione.... ma non mi ascolta. Se gli dò una sgridata, diventa pallido, tremante, ma poi torna da capo.
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