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Mentre così lavoravano gli equipaggi, Cristoforo Colombo risaliva ancora una volta alla residenza del cacìco, per informare l’amico Guacanagari della sua nuova intenzione.

Assistere al risveglio dell'organismo di Fausta più non chiamavo Rosa col suo nome di battesimo e godevo ch'ella se ne compiacesse assistere alle continue manifestazioni del suo spirito in formazione, che talvolta erano deliziose sorprese per un osservatore attento come me, bastava a riempire le mie giornate, quando ero stanco di leggere o di occuparmi di affari, da che il signor Bardi si ostinava a volermi informare dei misteri diceva così dell'amministrazione dei miei beni, pel caso ch'egli dovesse rinunziare al suo incarico o venisse a mancarmi.

Io ho accesso al palazzo Corsini, spero prima di notte potervi informare d'ogni cosa". Così parlando, e senza meglio chiarire i suoi disegni, accomiatossi. Il nostro Attilio stanco dai disagi e dalle fatiche della notte, disperato di non trovare in casa la sua Clelia, sedette per interrogare con più agio il giovane Spartaco su cosa per lui di tanto interesse.

Carlinetto andò a informare l'Erminia come la Ludovina nell'uscire avesse scoperta l'ombrella della bugia e insieme combinarono d'avvertirne il capitano perchè sapesse regolarsi. Battistone, tornando a casa, doveva aspettarsi una scenaccia di gelosia, ma forse l'occasione era opportuna per rompere definitivamente dei rapporti che non facevano troppo onore a un uomo di sentimento.

Il senato ricevette il primo annunzio di questa intenzione del sufì dal console a Damasco Contarini, con dispaccio 4 marzo 1508 ; quindi nel settembre dello stesso anno il provveditore di Napoli di Romania scrisse ai capi del Consiglio dei Dieci, che di notte secretamente erasi a lui presentato un messo del sufì della Persia «per pregarlo di informare il veneto senato che il suo re era amico dei cristiani, veniva a rovina del Turco, voleva bene a san Marco et alla signorìa, ed aveva fatto penetrare il suo esercito nell'Anatolia ». Finalmente colla nave di ser Francesco Malipiero arrivarono a Venezia due oratori, uno persiano ed uno caramano, con lettera di Ismaìl tradotta dal console Pietro Zeno, la quale, accreditando i suoi ambasciatori, esprimeva la buona amicizia che il re persiano portava alla repubblica, ed il suo desiderio di stringerla maggiormente e più efficacemente . Accolti essi cortesemente dal senato, furono a spese pubbliche alloggiati nel palazzo Barbaro a s.

«Largo!» e qui conviene informare il lettore sul Costa, che non conosciamo ancora, ma che ben conoscevano le Trasteverine quando all'alba si presentavano alla fontana di Montorio lui ed Aguilan a cavallo, lavando prima bene i loro destrieri ch'essi stimavan più di loro stessi, poi il proprio corpo, tergendolo da capo a piedi e pettinavan la bruna capigliatura, e pulitissimi tornavano al loro posto di battaglia.