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La donna che passa è l’amore; la donna senza storia, senza nome, senza il peso inevitabile de’ suoi mediocri peccati. Quelle che andarono via, scomparvero, travolte nella musica d’un treno. Quelle che a noi diede il mare, di notte, nel grande spazio, laggiù, sotto le stelle, quando cantava il maestrale...

Essi sentono imperioso, incessante, inevitabile il bisogno di far sentire alla loro compagna (vorrei dire schiava), che essi soli sono i padroni di casa, che a loro soli spetta ogni autorit

Da parecchio, ella non desiderava più il mio amore; ma era obbligata ad aspettare che io desiderassi il suo; leggiera prostituzione, inevitabile in tutte le buone famiglie amiche della quiete, nelle quali la donna si concede fredda per adempiere a' suoi doveri e non obbligare l'uomo a cercarsi una femmina altrove.

La mamma aveva parlato tristamente, mentre la signora Veronica ne sorrideva come di una cosa inevitabile, alla quale si volesse dare troppa importanza: secondo lei si trattava soltanto di cavarne tutto il vantaggio possibile. Ma a poco a poco la fanciulla si distrasse. Non aveva quasi mangiato e la testa le ronzava ancora.

Il principe di Lavandall forse contrariato la prima volta di non incontrare lo scultore e d'incontrare sua madre ne fu ammaliato la seconda volta. Di poi, egli non si recò più allo studio che quando Filippo e la principessa non vi erano. Il principe Pietro invitò alle sue feste lo scultore e la sorella, e qualche altro artista di Roma. Arrivò ciò che era inevitabile.

Era questi un giovinetto bresciano, tarchiato, bruno, dalla faccia ardita: un garibaldino, anzi un mazziniano per la pelle, ma che in que' giorni, contentandosi, come diceva lui, di fare una cosa alla volta, raccoglieva compagni per la spedizione dei Mille. Dopo quel fatto un duello era inevitabile.

Il duca di Majoli e il Giussi, incontratisi alla Villa Nazionale, salivano la scaletta augusta della sezione napoletana del Reale Yacht Club italiano una vera scala di bastimento e si fermavano ogni due gradini. Dunque, è proprio inevitabile? chiedeva ancora il Giussi. Pur troppo! Ma questa è gi

Non ho detto: facilmente. In ogni modo, ti sei consolato; io invece rimpiango ancora quel che ho perduto. Il mercoledì, dunque, mi avviavo verso casa Olgani senza che io sapessi precisamente quel che avrei dovuto dire a miss Nelly, o almeno senza sapere in che modo avrei potuto formulare la mia risposta. Non volevo mentire e non volevo neppure chiudermi ogni via di riprendere quell'argomento nel caso che le circostanze mi avessero, un giorno, permesso di dirle: Restate! o qualunque altra parola equivalente. Entrando nel salotto, una rapida occhiata in giro mi aveva consolato; miss Nelly non c'era. Può darsi che non venga! pensai.... Ma proprio in quel punto ella appariva su l'uscio preceduta dalla cugina. Le corsi incontro, come chi affronta coraggiosamente un inevitabile pericolo, e le dissi: Siete in ritardo! Mi guardò negli occhi, seria, quasi maravigliata di udirsi dire quelle parole. E durante la serata mi sembrò che volesse evitarmi. Uscendo di casa Olgani, qualcuno della comitiva propose una passeggiata al Colosseo. Ci avviammo. Le offersi il braccio. La serata era bellissima; le viuzze che conducono col

Sedici anni! mormorò. E perchè i suoi occhi erano avvezzi alle tristi linee di un volto appassito, alla tragica amarezza di una bocca stanca, il suo cuore cadde vinto e conquiso ai piedi della dolce e calma giovinezza di Nancy. Era inevitabile. Sedici anni! ripetè, guardandola con grande meraviglia. Ma chi più al mondo ha sedici anni?

Tristo, diceva tra , ed io poteva star qui in mezzo alle feste, mentre quella donna sventurata è in così orrenda condizione per me. E avrei ben dovuto pensare che un tal punto era inevitabile.... e avrei avuto a condurla qui con me, quale assai volte me ne venne il pensiero.... e lo avrei potuto.... Tristo dunque se non l'ho fatto! Io non saprò mai più darmene pace, mai più,