Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 17 maggio 2025
Ieri notte a Milano agitavo il ventaglio sì rabbiosamente da lacerarlo, oggi a sera, guardando sui monti i lumi accesi, indovinavo i focolari, e senza affatto paura tra la queta famiglia dei boscaioli fingevo un posticino anche per me ad ascoltare le vecchie istorie delle valli.
Avevo osservato semplicemente, da quella notte di sabato al martedì, una durezza insolita nelle parole della donna, qualche sarcasmo su tutto quanto la circondava, e sebbene io non fossi personalmente attaccato, indovinavo che il sarcasmo e la durezza eran per me e non avrebbero tardato a trovare il loro indirizzo preciso.
Ella mi raccontava queste cose, io l’ascoltavo; anzi, per meglio dire, indovinavo tra le sue parole confuse una verit
Stando io sulla piazzuola e guardando innanzi, vedevo in fondo alla portella paonazziccia per l'incenso un lumicino, e guardando indietro, indovinavo nella zona nebulosa, che a sera fonde e mare e cielo, un altro lumicino.
In quel fantasticare senza legge io provava come un sussulto, come qualche cosa che mi parlasse d'un mondo lontano riannodavo a quell'esistenza immaginaria mille fila diverse, mille memorie che io indovinavo in quel punto.
Mentre il Bissi leggeva, io avevo la pura visione del miracolo creativo in atto. In quei personaggi della sua novella, nel loro sentimenti, nelle loro passioni, nelle azioni, nelle parole, nel paesaggio, in ogni minimo particolare, io riconoscevo qualcosa; ne indovinavo la provenienza; scoprivo relazioni intimissime. Assistevo al mirabile lavoro di fusione e di organamento, all'esplosione della vita, e senza che quell'analisi nuocesse punto all'effetto dell'insieme. Vedevo, per dir così, le parole, le immagini accorrere spontaneamente, come per virtù di attrazione, aggrupparsi, combinarsi. E con le parole e con le immagini le cose, i colori, i sentimenti; particelle di osservazioni fatte insieme; fitto pulviscolo di sensazioni, di reminiscenze sue e mie, che si era agglomerato, ed era diventato unit
Per l'anima di... gridò egli, dando di fuori senz'altro. Che cos'è quest'accusa che voi mi fate? Credete voi che l'arte s'insegni come il leggere, scrivere e far di conto? Bietoloni! Anch'io sono stato a scuola, e ricordo come insegnava Taddeo Gaddi, che a sua volta ricordava come insegnasse Giotto di Bondone. Macinavo, mesticavo, aprivo la bottega e la chiudevo, come voi; facevo le imbasciate del maestro, maneggiavo la granata, secondo il bisogno, e molto più che non maneggiassi i pennelli; insomma facevo ogni più umile ufficio come voi. Con questa differenza, per altro; che voi vi lagnate, ed io non mi lagnavo; che voi non intendete nulla di nulla, ed io cercavo di profittare degli esempi che avevo sott'occhio. Guardando ciò che il maestro faceva, io, bene o male, e mettete pure che fosse male, ho imparato a fare anch'io qualche cosa. Indovinavo, dov'era facile indovinare, e quello che non intendevo alle prime, chiedevo al maestro. È dei maestri il rispondere, non gi
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca