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Aggiornato: 10 luglio 2025


Si mangiò, e la conversazione proseguì ancora dopo che i cesti dei pani furono levati, e si continuò a servire tecc, finchè un usciere gridò alcune parole che fecero sortire tutti quanti, e per ultimi noi che con un inchino ci licenziammo da questo interessante e cordiale banchetto.

Quand'egli ebbe detto, ella rimase un poco senza muoversi, quasi meditasse seco stessa sulle parole di lui; poi rialzò lentamente la testa e guardò. Ma non si volse dalla parte dov'era Orsacchio; fissò alquanto Gaspare, il quale s'accorse in quel punto d'avere ancora piantato sulla nuca il suo cappellaccio, e se lo tolse di fretta facendo uno stupido sorriso ed un goffo inchino.

Battista li prese, li mise accuratamente nella busta cogli altri e la busta in tasca; si abbottonò bene il soprabito, fece un leggiero inchino e disse laconicamente: Va bene! La chiave? ridomandò con voce fremente Emilio, colla mano tesa che tremava. Il servo gli porse la chiave che Emilio afferrò con avidit

Dunque, signora, diss'egli accompagnando le parole con un grandissimo inchino, poichè così volete, andiamo; io sono ai vostri comandi. Voi siete un gentil cavaliere! rispose la signora Laura. Andiamo dunque; mi sa mill'anni d'essere a casa mia. Questa sarebbe casa vostra, se voi voleste, o signora.... Pazzo! interruppe ella, e temperò la frase con un divino sorriso.

Era un martedì notte, in un ballo. Vedendosi, di lontano, provarono la medesima sensazione: che l'ora era giunta. Lui si accostò quasi per interrogarla, levandole gli occhi in viso. Lei non chinò i suoi e tranquillamente ad alta voce gli disse: Domenica, da me. Alle due. Un inchino, un saluto; più altro.

Il priore fece un inchino e additò un seggiolone al suo ospite. Ma il sottoprefetto fece le viste di non essersi accorto di quell'invito.

Marini, passando innanzi alla signora, si sprofondò nuovamente in un inchino, dicendo: Servo umilissima di vostra eccellenza! e si diresse verso la scala, seguilo dal suo caudatario. Curzio, affrettati, vieni! disse a Curzio la principessa. Dove? chiese il giovane sbalordito. In libert

Servizio del re; rispose il Noguera, inoltrandosi rispettosamente, e presentando una lettera. Permettete; disse allora Ferdinando, volgendosi al Fiesco, mentre si disponeva a rompere il suggello. Il capitano Fiesco rispose con un profondo inchino.

Il portone della nobile casa venne schiuso. Il portiere riconosciuto il reverendo padre Ignazio, con un strisciante inchino lo salutò, baciògli la mano e gli fece lume accompagnandolo fino ai primi gradini della scala più per cerimonia che per bisogno essendo gi

Sennacheribbo la squadrò dapprima attonito; ma vinta la prima impressione di stupore, da quel cortese ufficiale che egli era, balzò in piedi, si cavò il cimiero, le fece un inchino umilissimo e chiese in che potesse servirla, alla bella incognita. «Veramente, io dovrei far io questa domanda» gli fu risposto. «Non mi hai tu chiamata?».

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