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Aggiornato: 12 giugno 2025


Ma Dodon dalla mazza, paladino... Non si cela che sotto il nome del paladino Dodon dalla mazza è figurato l'autore del poema della Marfisa; il quale, unito agli accademici granelleschi di lui soci, fu il martirio maggiore de' due suaccennati poeti. Stanza 1. Io mi son dilettato alquanto invero il critico arruffato immaginando...

Dovrebb’essere un cane; ma è invece lo scilinguagnolo. In quell’ora ognuno incomincia a dire quel che gli pare, immaginando che tutti lo ascoltino; e nessuno ascolta, o, se ascolta, non capisce un bel nulla.

Le arpie senz'amore, zie pel testamento, sulle seggiole impagliate, colle caste mantiglie, si facevano arcigne, immaginando fremebonde, giù per le lastre dei sepolcri, gli orrendi castighi che ci precipitano all'inferno.

"Accetta quell'altro il partito, forse immaginando che a far peggio, e con fortuna, non avrebbe poi evitato un castigo.

I fratelli della Misericordia, i quali vigilavano solertissimi per adempire ogni più lieve desiderio dei condannati, la rilevarono da terra; ed avendola riconosciuta per la figliuola del carnefice, la posero su di una seggiola e la portarono nella sua stanza, immaginando che per dimorare lunga pezza in luogo chiuso l'aria le avesse fatto male. In vero, chi di loro avrebbe dubitato che la figlia del carnefice avesse racchiuso un cuore capace di rompersi per la piet

Così pensando, o qualche cosa di simile, Ariberti argomentò che quella gentile apparizione e quella muta corrispondenza di sguardi, sarebbero state una memoria per lui, soave ma fuggevole del pari, bella ma senza profumi, come la viola del pensiero che si chiude a ricordo tra le pagine di un libro. E immaginando la fugacit

Ma la presenza di una cingallegra non s’intendeva egualmente laggiù, se non immaginando molto vicina la terra. E terra vicina immaginavano i marinai, argomentando dalla presenza di quel grazioso uccello silvano in una così lontana latitudine marina. Ma non tutti la pensavano a quel modo; particolarmente i nostri due genovesi.

La cui allegoria per troppo digresso qui immaginando si pensi. Aronta è que' ch'al ventre gli s'atterga Che ne' monti di Luni dove ronca Lo carrarese che di sotto alberga

Poichè il superbo intento andò in pezzi rotto dallo schiaffo sopra la guancia di Bonifazio VIII entra il periodo dove vediamo nel Papa mantenersi, ed anco crescere la libidine di dominare popoli e re sopra la terra; ma ogni giorno scema di potenza, quantunque qualche volta gli dieno ad intendere il contrario anco quelli che ci credono meno, a fine di mettere Dio complice nel misfatto commesso immaginando consacrare la usurpazione col depositarla sopra la tomba di San Pietro; il prete ora si rileva, ora casca, e diverso da Anteo ad ogni caduta perde di forza. Quello, che portò a Roma il flutto della barbarie, la civilt

Intanto era un conforto per il conte da Castiglione quando riusciva a collocare la Giulia in qualche famiglia di conoscenti. Di solito, appena arrivava in un albergo, sua prima cura era quella di studiare la tabella dei forestieri. Se c'era una qualche signora che gli poteva andar bene, anche se non la conosceva affatto, trovava sempre la via, immaginando conoscenze reciproche, fabbricando giri e rigiri di parentele, di diventare amico e, alle volte, di scoprirsi suo mezzo parente. Ma a Pegli non era riuscito di trovar nulla. C'erano molte signore sue amiche; ma erano per divertirsi, per essere libere, per farsi corteggiare, e di fare la parte di madre nobile non ne volevano sapere; ed egli si dava gi

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