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Aggiornato: 1 giugno 2025
Fanciulli tutti e due, abbiamo avuto comuni le prime gioie e i primi affetti: ricordate che io chiamavo mamma, la vostra mamma?... Vi ho voluto bene sempre come una sorella, e se oggi comincio a sentire per voi un altro affetto, forse più forte, ma ugualmente sacro, per l'anima mia ve lo giuro, non c'è nulla ch'io vi debba nascondere, nulla di cui mi abbia a vergognare, nulla che possa meritarmi la vostra freddezza, e tanto meno poi la vostra collera.
Non so che dire, donna Livia, voi avete ragione. Vedete dunque, continuò la duchessa con una certa filosofia, che sarebbe meglio cangiare i vostri sentimenti per me; riguardarmi come un'amica, una sorella, non pensare nemmeno che mi avete amata altra volta. Vi giuro che farò ogni sforzo, ma temo non essere sì coraggioso. Il sarete voi meno di me?
Partirò domani sera!... Partirò domani sera! si affrettò a soggiungere il signor Galli.... Ma intanto, quali sarebbero le sue idee?... Quali pratiche sarebbero da... da tentare?... Centocinquemila lire!... Che cosa pensa di fare? Dica lei: tutto! tutto! Vorrei.... le darei.... l'anima!... Glielo giuro!... Ma io sono.... un pover'uomo! Un povero impiegato.
Però, figlia, perdona a tuo padre, il quale falsamente informato ha cercato d'offenderti; e ti giuro che io ho sentito la penitenza del mio peccato senza che voi me l'avesti data. Vieni e abbraccia il tuo non occisore ma carissimo padre! CARIZIA. Ancorché m'aveste uccisa, o padre, non mi areste fatto ingiuria: la vita che voi m'avete data la potevate repetere quando vi piacea.
Come! lui, un uomo come lui, forte e coraggioso come un leone, astuto come un serpente, cadere prigioniero! Tu sei pazzo! Tu vuoi spaventarmi. Ti giuro sull'Alcorano, scièk, che ho detto la verit
Sì, Fathma, te lo giuro!.... Proverei del dolore e più di quello che tu credi!... E perchè? chiese l'almea freddamente. L'arabo ammutolì e la sua fronte s'abbuiò. Non seppe cosa rispondere. Che t'importa se io avessi a scomparire? continuò Fathma. E poi, credi tu che io rimanga sempre in Hossanieh? Mi libro come l'aquila e mi poso or qua or l
Fuor proruppi, e pugnai; ma, com'è vero Ch'asino or sono, io fui sconfitto e vinto; Morir tosto pensai, ma in tal pensiero Tremai, gelai, fui per cadere estinto; Quando rinvenni dal terror primiero, Qui mi trovai d'una vil turba cinto, Che gridava, insultando al mio dolore: Ritornar giuro o morto o vincitore!
Omar!.... Omar!... non farmi morire dalla gioia, non farmi balenare una speranza che forse non esiste. Te lo giuro, padrona, io ho avuto notizie di lui. Dov'è? Dove l'hanno condotto?.... Dimmelo, Omar, dimmelo! È prigioniero dello sceicco Tell-Afab. Ah!... dove si trova questo sceicco?... Io voglio vederlo.
MORFEO. A sbo... sbu... sbosar la figlia di questo me... men... medico. NARTICOFORO. Di quanto hai detto, tu menti del tutto. MORFEO. Sbu, sbu. NARTICOFORO. Oimè, che putore! che cosa è questo che m'hai buttato in faccia? MORFEO. È ro... rotta la postema: è lo san... sangue e la mar... marcia. NARTICOFORO. Oimè, che fetulenzia, che cloaca è questa! MORFEO. Ti giuro...
Si udiva il rumore di mano in mano avvicinarsi, allorchè l'oste prese a dire a voce alta: «Lasciate questo Cavaliere, egli è in casa mia, e deve starci sicuro come in Chiesa: se vi ha fatto torto, aspettatelo fuori: che è questo venire in tanti contro uno? che soperchieria! che assassinamento! giuro al corpo.... al sangue....»
Parola Del Giorno
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