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Aggiornato: 3 giugno 2025
Quella era la camera che aveva visto e tutelato gli amori di Loredana con Filippo; tra quelle pareti s'era svolto il dramma eterno della fanciulla che si tramuta in donna; e forse ogni oggetto, ogni mobile, ogni ninnolo conservava un ricordo, aveva un significato pei due amanti. Emma De Carolis gettò uno sguardo a sua figlia, e disse bruscamente con voce secca: Sono venuta a prenderti.
Gettò uno sguardo a Roberta e a Cesare, e per la prima volta il tormento di dovere sceglier presto, inappellabilmente, le si affacciò all'anima con tutta la sua tremenda potenza.
E si gettò fra le braccia di Cristina, ben degna di comprendere un tale pensiero. Udirono un rumore alla finestra: un colpo secco, come se vi fosse stata lanciata una pietruzza. La pietruzza, infatti, era ricaduta sulla terrazza nella quale si trovava il duca.
Entrarono nelle stanze, che servivano di studio allo spagnuolo. La principessa gettò alcune piccole grida di stupore dinanzi alle varie tele, sparse qua e l
Il greco è un uomo morto, mormorò egli. Lo getto nel Nilo a pasto dei coccodrilli e poi salvo Fathma. Non temere mio povero padrone, che Omar ritorner
Potenza dell'orgoglio umano, di un falso amor proprio, della tema di venir giudicato male! Egli mutò rapidamente pensiero. Aveva deciso di soprassedere a quel getto; di attendere un istante più opportuno. La sua prudenza gli aveva suggerito questo.
La giovane disfece il nodo della sua pezzuola e ne cavò un pezzo da due lire. Questo m'è rimasto mormorò. Longo era sceso di serpa. Guardò appena le due lire, al lume del fanaletto, e le gettò in grembo alla giovane. Ma scherzate? Che mi mettete in mano? Due lire?... Andiamo, non ho voglia di scherzare! Ella balbettava: Sull'anima di mia madre che m'è morta ieri l'altro...
Ella gli gettò l’acqua in viso, facendo con il labbro inferiore una smorfia quasi di dispregio. Poi si distese dentro uno dei bacini asciutti, come in una culla, tenendo i piedi fuori dell’orlo, e scotendoli irrequietamente. A un tratto si rialzò, guardò Emidio con uno sguardo singolare:
E così dicendo cercava di tirarlo vicino alla cuna. Ma egli, stizzito, protestò che non poteva soffrire nè le donne che piagnucolano, nè i bambini che allattano, e infilò l'uscio della stanza. Allora Fortunata si gettò con la faccia in giù sui guanciali del letto e diede libero corso alle sue lagrime. Il vagito della bimba la scosse.
Fossimo nati ai tempi d'Aspasia o di Frine! Chè allora ne sarebbe concesso descrivere minutamente quel corpo creato di getto in un momento supremo di celeste ispirazione mentre invece la nostra qualit
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