United States or Cocos Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ma, tra ambi doi mentre 'l voler abbada, ecco a le spalle, co' le labbra infiate di sdegno, m'è la donna tutta fiada quanto mai fusse nuda di pietate. Tu vòi pur anco dice chi t'accolga, rubaldo, e ne' capei le man t'involga! Io, dal spavento piú che mai commosso, lungo la manca spiaggia formo e stampo miei passi, lor frettando quant'i' puosso, sin che dal suo furor mi fuggo e scampo.

E quegli benedica le nostre nozze. Poi.... O Imilda, ci abbiamo pensato? Ugo fu come ghermito da un pensiero. E di che temi dopo? Dio sa che tu sei mio, ch'io sono tua. Se così volle per tormentarci, questi istanti audacissimi di vita vincono tutti gli anni! Imilda dubitava fieramente Ugo: non posso! non devo! Come mi ami poco! Ma non vedi? Io fuggo anche da mio padre per te!

Mi resi anch'io; ma con arguto ingegno Ruppi la fede, e il Prusso irto delusi: Fuggo, i campi divoro, e qui ne vegno Per la patria a pugnar; chi vuol mi accusi. Gi

E soggiunse, mentr'ella ne scorreva con l'occhio le poche frasi. Il pericolo che affronto è maggiore di quello che fuggo. Qui non avrei davanti a me che un floscio bellimbusto, laggiù mi troverò faccia a faccia con uomini avvezzi a sfidare ogni giorno la morte.... E, vedi, ringrazio il destino che mi ha fatto giunger questo dispaccio in tempo.

In biblioteca fra i libri vecchi. Fuggo! fuggo da questo abborrito studiolo! E quando, vecchio, sempre più disilluso, o infelicissimo o colpevole o peggio sterile, quando le cercherò ancora le memorie della mia giovinezza? 10 marzo. Suonano le avemarie. Come sarei felice vicino ad una donna! Nel buio scomparirebbero le mie bruttezze. Forse parlerebbe potente poetessa unica l'anima mia.

Si corra via presto!... Più lungi! Più lungi!... Ed io fuggo, mollati i freni, contemplando il sonno immemorabile della citt

Credo che donna sotto il ciel anchora Mai di me non fu vista, più infelice Seguo chi me odia, e fuggo chi me adora Pipistrel fommi: & posso esser Phenice Pur s'io non ho costui forza è ch'io mora Che a me star senza lui, viva non lice Non posso più cusì vol la mia sorte Pon sol duo in me, lui prima, e dapoi morte.

Non vi tirate in casa quel demonio: di non volerlo gran ragione avete. Se passate con quello in matrimonio, perdio, marchese, rovinato siete. E un diavol che non teme sant'Antonio; ed io nol scaccerò, benché son prete. Liberatevi tosto dall'impegno, o fuggo via, da sacerdote indegno. Per caritá, Gualtier, non mi fuggire, disse Terigi; tu di' bene assai.

(concitata) Fuggo per non aspettare l'ora della resipiscenza, per non aspettare l'ora della mia e della tua vilt