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Aggiornato: 3 maggio 2025
Ma lungamente contrastar non basta, E fuor sen va dall'occupate mura. Scotea Fernando la terribile asta, E dietro gli gridava: aurea armatura, Alfange, intorno ti vegg'io, ma parmi Che di guerrier non abbia altro che l'armi. Ove ten fuggi? hai sì le piante alate? Ferma alquanto a mirar come s'onori Spagna nel risco de le schiere armate; Ma che? più volte ve l'han detto i Mori.
quando la madre da Chiron a Schiro trafuggo` lui dormendo in le sue braccia, la` onde poi li Greci il dipartiro; che mi scoss'io, si` come da la faccia mi fuggi` 'l sonno, e diventa' ismorto, come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia. Dallato m'era solo il mio conforto, e 'l sole er'alto gia` piu` che due ore, e 'l viso m'era a la marina torto.
Allora, come se lo avesse colpito un subito spavento, fuggì rapidamente pel viale e scomparve nell'ombra, sforacchiata dai cerchiolini argentei che piovevano a terra, sotto il traforo del fogliame.
Giá queste mura ero giunto a vedere; quando d'un bosco venti mascalzoni usciro armati d'accette e spuntoni. Per prima cosa uccisero i destrieri, perché non si potesse via fuggire. I lacchè si difesero e i staffieri; chi non fuggí dovette alfin morire.
I due giovani lo scorsero e trasalirono. Voi, gridò Erminia, e cedendo ad un primo impeto di timore e di vergogna, fuggì attraverso le piante. Chi siete o signore, tuonò Gervaso fulminando Flavio con uno sguardo, che cosa fate in questo luogo, rispondete. Flavio rimase in piedi muto, annichilito, tremante.
RONCA. Fuggi quanto vuoi, ché noi ti giungeremo, traditoraccio. CRICCA. Oh oh! PANDOLFO. Cricca, che hai che gridi cosí forte? CRICCA. Son morto, non mi date piú, son morto giá! PANDOLFO. Come sei morto se tu parli? CRICCA. Poco ci manca a morire, ci è rimasto un poco di spirito. PANDOLFO. Che hai?
E tentato allora un ultimo sforzo, e sempre senza mai guardare in viso a sua madre, quasi ne avesse timore e vergogna, si sciolse duramente da lei e fuggì, chiudendo l'uscio dietro a sè. Pochi momenti dopo s'udì il galoppo serrato di due cavalli suonare sull'acciottolato della contrada. La madre, tenuto dietro a quell'ingrato rumore, finchè si perdette affatto, se ne rimase come trasognata.
Fu un lampo... barcollò... volle parlare... La voce gli uscì rotta... inarticolata.... Senza guardarlo più, si lasciò togliere il bambino dalle mani, e lui che da tante ore non poteva più piangere, scoppiò in un pianto dirotto e fuggì da quella camera. Giorgio, arrivato come un fuggitivo a Borghignano, poche ore prima che incominciassero i funerali di Lalla, si era chiuso solo in camera sua.
Flora si chinò, se ne trovò in mano una che fischiò nell'aria come soleva farle fischiare alla riva, quando faceva il giuoco del rimbalzello a fior di acqua... e fuggì mentre uno straziante grido di donna rompeva il silenzio della notte. L'aveva colpita! Convalescenza.
Il quale non mosse piede; si tenne ritto e severo: e come l'ultime note dei clarini scompigliarono quella ridda finale; fuggì frettoloso, scese a precipizio le scale; e passando vicino a Rocco che subito levandosi gli tenne dietro, uscì in sul piazzale. «Signorino gli disse Rocco vedendolo uscir di l
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