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Aggiornato: 2 giugno 2025
Restarono qualche tempo in silenzio. Il fuoco si spense. Maria si turbò. Chinata sul focolare cercò di ravvivare la fiamma con le poche bacchette più che a met
Piangemmo insieme abbracciati non so per quanto tempo; quando ripresi conoscenza di me stesso, la notte era ancora alta e la Gina stava rattizzando i carboni sul focolare. Me le accostai mormorando: Perdonami.
Rumoreggiava, in un mondo piegato sotto la forza delle spade, l’eterna rivolta dei miserabili. Ed era in Giuda che il rumore nasceva, nel focolare di tutte le ribellioni, nella stirpe creatrice d’ogni terribile idea.
I ragazzi della scuola mettono la scarpa sotto il focolare la notte di Natale, ed il Bambino scende giù dal camino tutto vestito d'oro, con un gran paniere d'oro pieno di strenne. Metteremo anche noi, nevvero, le scarpe sotto il focolare? Ma soltanto le mie, perchè ai nonni il Bambino non porta nulla. Da qualche giorno Andrea aveva tutte le membra infreddolite, e tossiva.
E quando scodellava, lasciava per ultima la ciotola della bambina; nè la metteva in mostra sul desco, ma la teneva in un angolo del focolare, così gliela empiva sino all'orlo, senza che gli uomini avessero a brontolare per quello spreco.
Quindi, mentre sotto le finestre la gente schiamazzava e fischiava il vento, egli entrò in agonia. Giustizia per tutti. Paolino ritornava trafelato dal suo viaggio. Andò sùbito a sedersi in un canto del focolare e divorò la zuppa che Maddalena gli aveva apparecchiato.
Lucia, avvicinatasi al focolare, attendeva alla minestra perchè si cuocesse; intanto Teresa accudiva ad altre faccenduole; e la piccola Paolina, così come lo comportava l'et
Vide Letizia: si fermò, la guardò, poi, rincamminandosi, scomparve nella penombra. Letizia sospinse la porta della cucina. La bionda era seduta a una tavola, presso al focolare. Poggiava le mani aperte e la faccia su qualcosa che pareva un fagotto. Un lieve soffio inclinava accanto a lei la fiammella d'un lume a olio piantato sulla tavola tra le bucce d'un'arancia. Letizia urlò: Marta!...
E qui il povero vecchio spargeva calde ed amarissime lagrime, bagnando la destra dell'amatissima sua figlia adottiva: e lo sfogo del pianto sollevò quel cuore travagliato da tanti dolori morali e materiali. Egli, finalmente, ripigliò il suo racconto. «La morte m'aveva la prima volta portata la desolazione nel mio focolare: un nero serpe mi gettò nella sventura, una seconda.
E, avendo un giorno tolto una satolla di biroldi e di trippe, venne pregna di me, com'ho poi inteso; ed in quel mese mi fe' in cucina a piè del focolare: ond'io la maledico mille volte, ch'ella si morí in quello ben pasciuta ed io sto sempre per morir di fame e so ch'è sol per qualche suo peccato.
Parola Del Giorno
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