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Guardandosi nello specchio, mentre finiva la sua toeletta ed era ancora fresco di colori, di pomate, ed olezzante di profumi, egli capiva benissimo che il duca di Casalbara poteva, doveva scaldar la testa di una ragazzina poetica, un po' romantica, dal gusto molto fine e delicato, più assai di un rozzo contadinaccio!... E intanto che ammorbidiva col cold cream la pelle floscia, grinzosa delle sue mani, intanto che tagliava, limava, brillantava le unghie piatte e giallognole, egli vedeva riflettersi in tutti gli specchi il viso e la figura di Nora; di Nora bionda e buona come un angelo, viva e ridente come un folletto, di Nora, che si era appena destata con lui, appena alzata con lui....

Egli aveva una faccia perfettamente insignificante, floscia, avvizzita, sbasita, tra il giallognolo ed il livido, e la teneva così con gran cura tutto l'anno. Guai se alcuno avesse potuto sospettare di lui che la notte dianzi egli fosse andato a casa a dormire come un bravo figliuolo non ubbriaco, o non fosse uscito da poco da un'orgia, da una bisca o da un bordello. La sua ambizione era tutta !

Doveva esser ben forte in quel momento la sua emozione per averlo fatto. Forse sperava che la sua energia per contagio sarebbe passata nell'anima floscia e tenerella del marito. Ma questi, asciugandosi una lagrima, non aveva saputo rispondere che un "Chi l'avrebbe mai detto?" Ma ormai conviene provvedere, se siamo ancora in tempo.... Ma sicuro, ma sicuro.... E cosa pensi di fare?

Nel gran cappello di paglia a tesa floscia e cascante il suo volto di fanciulla buona e obbediente si rimpiccioliva con vantaggio, talchè Massimo avrebbe potuto in certi istanti non ricordarsi più che eran passati dodici anni dal giorno che il Ministro della guerra l'aveva improvvisamente richiamato sotto le armi: ma se pur ne sentiva il misterioso fascino, non osava goderne in triste momento.

Un pazzo, dai capelli rossi, con due buchi nelle guance, con due grossi orecchini d’oro, faceva e disfaceva continuamente la sua floscia cravatta nera. Due nani gemelli, congiunti per un braccio, vestiti come due pretini, senza la manica interna, s’inginocchiavano, s’alzavano insieme.

Tutte le nubi carnicine o rosee mi gridano stirando e snodando le braccia con mollezze di sciarpe di seta: «Ben venuto, bell'uccello temerario! Ben venutoVolo sui pesanti battiti del mare, la cui groppa floscia si schiaccia sulla spiaggia.... O promontorio! O toro che vorresti scagliarti contro di me, puntando come corna minacciose i tuoi ulivi scarniti!

Parve di vedere la squallida bestia spaccarsi nel mezzo, con un’enorme fenditura per tutto l’addome, dalla quale cadevan orrendamente le viscere sgomitolate. Una sua zampa floscia pendeva, rotta nell’articolazione. Il labbro violastro, sollevato su la dentatura gialla, esprimeva un dolore straziante, un’agonia piena di terrore, sotto la tragica maschera di quell’occhio bendato.

Il dottore, aiutato da Evelina, alzava il Laner a sedere sul letto, lo visitava lungamente, minutamente, poi, sempre coll'aiuto della ragazza, che nel frattempo aveva voltato e ribattuto il cuscino, lo riadagiava lentamente, e lentamente gli riponeva sul capo la vescica del ghiaccio, floscia e tremolante. E oggi?... lo ha trovato meglio?

Nancy mise ad Anne-Marie il paltoncino, e le posò in testa il cappello di paglia floscia, legandole i nastri bianchi sotto al mento. Poi disse a suo marito: Siamo pronte. E chi pagher

Ma, appena rizzate, quasi tutte le teste ebbero un dondolìo: il nuovo padrone non era riescito simpatico a nessuno, e lo si giudicava severamente. Che boria! che fare sprezzante! E che bel modo di stare in sella! com'era sgarbato a cavallo! che personale tozzo, che corporatura floscia, molle!