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Cio` ch'io vedeva mi sembiava un riso de l'universo; per che mia ebbrezza intrava per l'udire e per lo viso. Oh gioia! oh ineffabile allegrezza! oh vita integra d'amore e di pace! oh sanza brama sicura ricchezza! Dinanzi a li occhi miei le quattro face stavano accese, e quella che pria venne incomincio` a farsi piu` vivace,

66 Ed alzando la man nuda e senz'arme, antico segno di tregua o di pace, disse a Grifon: Non so, se non chiamarme d'avere il torto, e dir che mi dispiace: ma il mio poco giudicio, e lo istigarme altrui, cadere in tanto error mi face. Quel che di fare io mi credea al più vile guerrier del mondo, ho fatto al più gentile.

L’animo, ch’è creato ad amar presto, ad ogne cosa è mobile che piace, tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, che l’animo ad essa volger face; e se, rivolto, inver’ di lei si piega, quel piegare è amor, quell’ è natura che per piacer di novo in voi si lega.

Cio` ch'io vedeva mi sembiava un riso de l'universo; per che mia ebbrezza intrava per l'udire e per lo viso. Oh gioia! oh ineffabile allegrezza! oh vita integra d'amore e di pace! oh sanza brama sicura ricchezza! Dinanzi a li occhi miei le quattro face stavano accese, e quella che pria venne incomincio` a farsi piu` vivace,

A quella sala facevan capo quattro porte. Da una di esse poco stette che se n’usciva Selvaggia, e la traversava per andare a riposo nella sua camera. Era stata fin allora in quella della sua povera madre, la cui malattia di sfinimento s’aggravava ogni giorno. Margherita la vecchia fantesca la precedeva con una face. Costei era gi

Se violenza e` quando quel che pate niente conferisce a quel che sforza, non fuor quest'alme per essa scusate; che' volonta`, se non vuol, non s'ammorza, ma fa come natura face in foco, se mille volte violenza il torza. Per che, s'ella si piega assai o poco, segue la forza; e cosi` queste fero possendo rifuggir nel santo loco.

Indi spiro`: <<Sanz'essermi proferta da te, la voglia tua discerno meglio che tu qualunque cosa t'e` piu` certa; perch'io la veggio nel verace speglio che fa di se' pareglio a l'altre cose, e nulla face lui di se' pareglio. Tu vuogli udir quant'e` che Dio mi puose ne l'eccelso giardino, ove costei a cosi` lunga scala ti dispuose,

L'animo, ch'e` creato ad amar presto, ad ogne cosa e` mobile che piace, tosto che dal piacere in atto e` desto. Vostra apprensiva da esser verace tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, si` che l'animo ad essa volger face; e se, rivolto, inver' di lei si piega, quel piegare e` amor, quell'e` natura che per piacer di novo in voi si lega.

Qui se’ a noi meridïana face di caritate, e giuso, intramortali, se’ di speranza fontana vivace. Donna, se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz’ ali. La tua benignit

Per apparer ciascun s'ingegna e face sue invenzioni; e quelle son trascorse da' predicanti e 'l Vangelio si tace. Un dice che la luna si ritorse ne la passion di Cristo e s'interpuose, per che 'l lume del sol giu` non si porse; e mente, che' la luce si nascose da se': pero` a li Spani e a l'Indi come a' Giudei tale eclissi rispuose.