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Aggiornato: 2 giugno 2025
Hai ragione... ma ho voluto dirti subito tutto questo, per guadagnarmi il tuo appoggio... Dovresti esser meco tanto buono da presentarmi questa sera, qui stesso... Impossibile! esclamò Emilio secco secco. Debbo andare subito per una certa faccenda che non posso trascurare. Allora, quando? Mah!... ci vedremo, ci parleremo. Dove ci vedremo? Diamoci un appuntamento domani.
Tutti d'accordo i padrini determinarono che non si aveva da continuare altrimenti. Emilio fece un lieve cenno di saluto col capo, e s'allontanò fieramente, senza volere stringere la mano all'avversario.
Senza di ciò come potrei io essere qui? Matilde si slanciò verso l'uscio del corridojo; ma Emilio sorse di scatto, le si gettò innanzi, e la fermò afferrandole colle mani ambedue le braccia. Che cosa vuoi fare?... Fuggirmi?... Impossibile.
Meditava intanto il suo disegno colla pazienza d'un odio eterno e d'una passione maniaca, camminando guardingo per non metter piede in fallo. Una mattina, Emilio, entrando colla sua solita famigliarit
Passarono due giorni, in cui Emilio sfuggì accuratamente la presenza di Marianna; il che gli fu facile, perchè anche la donna da parte sua non aveva una gran voglia di trovarsi con lui.
Non ero mica addormentato del tutto... Ero in una specie di dormiveglia... Hai fatto male a non lasciarmi bere tutta la pozione preparatami da Emilio... Avrei certo dormito tutta la notte... Sar
Emilio non potè trattenere un'esclamazione di dolore. Ah, maledetta!... Tu hai la bellezza d'un angelo, ma gli artigli d'un demonio... Angelo o demonio, io ti soggiogherò. Successe una ignobile lotta: la povera donna si difese con tutta l'energìa di cui era capace; ma la stanchezza sopravvenne, l'emozione la vinse, il terrore l'invase: a un punto si sentì mancare ogni vigore, si sentì perduta.
Qualcosa di più potente che la voce di uno scrittore, quantunque grande e famoso, la terribile eloquenza dei fatti, ha preso il posto di lui e parla, anzi tuona alla coscienza del popolo francese. Emilio Zola è passato in seconda linea.
Emilio piantò negli occhî di Cesare uno sguardo penetrante per leggergli nell'anima. Non ho nulla: rispose bruscamente. Non mi è capitata nessuna disgrazia. Che cosa mi avrebbe ad essere capitato? Mah! disse ingenuamente il cugino: io non saprei; però mi pare che non per nulla tu dovresti avere quella ciera da mortorio.
Or bene, a un dato momento, s'introduce in casa un uomo... Un ladro? No... uno che ha qualche segreto interesse a sbrigare... Colla signora Matilde? Emilio guardò un momento in silenzio il domestico; poi soggiunse abbassando la voce: Mettiamo che la signora si spaventi e gridi ajuto, tu cosa faresti? Accorro e getto quell'uomo dalla finestra.
Parola Del Giorno
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