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Aggiornato: 24 luglio 2025
Non può esistere idea di paragone: io sono un nulla, un nulla affatto; ignorato dal mondo, è giusto che io ignori il mondo; così ci trattiamo alla pari. Eh! caro Basilio, voi invano pretendete di celare la vostra immensa virtù; le beneficenze che spargete....
Carlinetto, invece, detto «'legrìa» con quella sua faccia rossiccia da bambola, con quei suoi occhietti che ballavano dietro gli occhiali, con quel nasino corto e gobbo, col suo argento vivo che gli usciva dalle gambe, co' suoi eh, eh, eh, eh,... che parevan la trombetta dei pompieri, avrebbe fatto ridere i tavolini del Paolo.
Il marchese dicea: Va ben; ma temo questo andar allo scrigno, caro figlio, e questo far consulti ogni momento faccia che alfin la lite sia di vento. Prete Gualtieri andava nelle furie quando sentiva questa economia, gridando: Eh! ci vuol altro, nelle curie, che idee meschine e che spilorceria.
Avete capito?» Avevo capito benissimo. Rimisi in tasca la lettera e me ne uscii. Oh diavolo! sclamò Antonio col più doloroso disappunto. Eh! io l'aveva previsto che sarebbe andata così: disse la Rosina tornata in tutto il suo malumore di poc'anzi.
PASQUELLA. Tírate piú in qua in questo canto, ché la padrona non vegga. GIGLIO. Burlatime otra volta o no? PASQUELLA. Ben sai ch'io ti burlo. Son forse avvezza a burlare, eh? Vero, eh? GIGLIO. Hor dezite presto: que es esto? PASQUELLA. Sai? Quando noi parlavamo insieme, Isabella, la mia padrona, era venuta giú pian piano e stava nascosta accanto a me e sentiva ogni cosa.
Eh! cherchez la femme, cherchez!... Cercate la donna, cercate! Si strinsero la mano e si guardarono in viso, tutti e due. Il Vharè se ne andò presto con la Bertù e col Rebaldi. Egli sperava di sfuggire all'occhio maligno di Pier Luigi, ma aveva cominciato troppo tardi ad essere prudente; quella sua visita a Lalla, così prolungata, determinò e precipitò la catastrofe.
Eh, caro signore rimbeccava la vecchierella se tutti fossero come lei, il regno dei prepotenti durerebbe sino alla consumazione dei secoli.
MINIO. Eh! non me date, ch'io ve voglio portar una buona cosa. PRUDENZIO. Io voglio che tu parli a tua sororia da parte nostra. MINIO. Oh! sapete, mastro... PRUDENZIO. Sta' cheto; lassa parlare al preceptore; non lo interrompere. E reportame la risposta. MINIO. Lo voglio fare, misser sí. PRUDENZIO. E noi te vorremo bene.
Sono idee preconcette... Del resto, non c'è che l'imbarazzo della scelta, e quando ci stabiliremo a Roma potremo prenderne un altro. Ci stabiliremo a Roma? ella disse in un tuono dubitativo che rispondeva allo stato particolare della sua anima. Eh sì... Se entro al Governo... Abbiamo la casa a Torino ancora per due anni... È facile intendersi col proprietario.
Eh! non tante storie! Che gli volete bene, se ne accorgono anche i muri. Beatrice Bartolomeo Andate l
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