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Il che molto chiaramente si conosce, a chi considera che del 1605 in Venezia valeva il zecchino dieci lire; onde se, per dar un esempio, ad un lettore dello studio di Padova si davano 1200 fiorini all'anno di stipendio, come appunto davano a quei tempi, fra gli altri, al dottissimo Marcantonio Ottelio iurisconsulto e professore di prima catedra del ius cesareo la mattina, essendo il fiorino una moneta immaginaria di sei lire veneziane, dunque 1200 fiorini importavano 7200 lire, che erano 720 zecchini all'anno.

Astolfo è suo, mastro d'ogni amante, dottissimo ammiraglio a quella nave, ed era stato consiglier tre ore a porle in sul toppé di gemme un fiore. Parea la patriarchessa delle donne. Il drappel de' feriti in fila abbonda, ch'è un alfabeto quasi fino al conne, dopo d'Astolfo dietro a Conegonda.

Il manuscritto, dal quale abbiamo ricavato le critiche, serbasi nella Civica Biblioteca Berio, ed è copia tutta di mano del dottissimo Barone Vernazza fatta sull'originale in Torino nel 1791.

Io Io reputo, Maestro, che fra i grandi Italiani sii tu quegli che ha conosciuto piú profondamente ed intimamente la lingua e gli autori greci. Forse piú del divino Leopardi; e certo un po' piú di Ruggero Bonghi, che ti vorrebbe apporre, ma ti doveva aver letto poco. Ed anche dei Latini fosti dottissimo.

Ed altri raffronti siciliani, friulani e francesi, vedili nel dottissimo commento del prof. A. D'ANCONA al citato Contrasto (Studj sulla letter. ital. de' primi secoli, Ancona, 1884, p. 417-18). Bene il critico insigne:

E per questo lo Spirito santo, d'ogni cosa dottissimo, gli alti segreti della divina mente nascose, come noi possiam vedere, nelle figure del Vecchio Testamento, nelle Visioni di certi profeti, e ancora nell'Apocalissi di Giovanni evangelista, sotto parole tanto nella prima faccia differenti dal vero e meno conformi nell'apparenza a' sensi nascosi, che per poco piú esser non potrebbono.

Del legno, che il santo Evangelo dichiara doversi recidere perchè infecondo, e gittare sul fuoco... Il povero Curato sostenne cotesta bufera di male parole come un veterano la scarica delle palle nemiche; poi con un sospiro esclamò: Ah! san Clemente Alessandrino era un santo dottissimo; ma non credo che gli bisognasse stare a letto con l'ombrello aperto quando pioveva...

Delle sue cognizioni si giovava onde saper escire dalle situazioni difficili, e degli studj, della lettura per occupare lo spirito, e ricreare la sua solitudine. Il duca suo marito era dottissimo: perciò si era cattivato il marchese del Faro. Don Francesco aveva molto ingegno, uno spirito pronto, che talora volgeva all'aspro, al mordace.